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Gravina: “Riapriamo gradualmente gli stadi, ma 1000 spettatori sono pochi”

Gabriele Gravina, presidente della FIGC 
 (credits: GETTY images)

ULTIME NEWS - Gravina: "Il ministro Spadafora ha garantito che la Serie B e la Serie C avranno lo stesso trattamento della Serie A"

Antonio Tiziano Palmieri

ULTIME NEWS - Gabriele Gravina, Presidente della Federcalcio italiana, ha parlato ai microfoni di Radio Anch’io Sport, programma sportivo che va in onda sulle frequenze di Radio Rai. Ecco l’intervista completa a Gravina.

Sulla riapertura degli stadi: “C'è un'esigenza generale del nostro Paese, quella di tornare alla normalità. Vogliamo tutti riprendere la cadenza della nostra vita in tutti i settori. È necessario tornare a coltivare le nostre passioni. Non c'è nulla ancora di graduale, 1000 spettatori sono pochi, ma è comunque importante ripartire, anche in B e in C. Il calcio ha dimostrato grande responsabilità e con i comportamenti ha anche dimostrato di meritare fiducia. Vogliamo riaprire gli stadi a sempre più gente”.

Chi può aiutare i Dilettanti? “Sappiamo tutti che far ripartire il calcio a giugno è stato molto impegnativo. La ripartenza di questa stagione ci preoccupa ancora di più. Il mondo dilettantistico è sfiduciato in questo momento, qualcuno medita di abbandonare, ma non ce lo possiamo permettere. Il mondo professionistico vive uno dei suoi momenti più drammatici dal punto di vista economico”.

Per la riapertura degli stadi bisogna procedere per numero o per percentuale in base agli stadi? “Durante alcune amichevoli estive si sono fatti passi avanti. La gradualità deve essere proporzionale, altrimenti ci sarebbero tanti problemi, anche nelle Serie minori. Il rispetto del distanziamento sociale è fondamentale”.

Italia-Olanda di Nations League a Bergamo: lavorerete con la UEFA? “Giocheremo lì, è ufficiale. Questa è la testimonianza di attaccamento e rispetto del grande impegno dei medici e dei professionisti che hanno aiutato a superare i momenti difficili. Speriamo che ci possa essere il pubblico, dipenderà dalla UEFA e dal nostro Governo. Nella finale di Supercoppa a Budapest si capirà in che direzione andremo, ci sarà l'esperimento del 30% del pubblico allo stadio. Questo sarà un altro segnale di speranza”.

Mancini potrebbe restare a lungo come CT? “Il progetto che Mancini sta portando avanti è di medio-lungo termine. I contratti vanno firmati in due, noi siamo disponibili e credo che anche Roberto non abbia perplessità, manifesta il suo entusiasmo in maniera discreta. Ho parlato pubblicamente per far capire la nostra progettualità. L'eventuale accordo sarà frutto di un incontro tra me e lo stesso Mancini. Lippi? Incontreremo anche lui e faremo una scelta”.

Si apriranno gli stadi anche in Serie B? “Il Ministro Spadafora ha assicurato parità di trattamento. Sono fiducioso e non vedo motivi di trattare i due campionati in maniera diversa”.

Il protocollo sui tamponi? “Il CTS penso che ci darà ragione, in settimana spero che la situazione possa sbloccarsi e si possa allentare la presa”.

Ipotesi playoff: questa è una strada che si potrà seguire? “Il calcio sta vivendo un momento di difficoltà e penso che si possa pensare a un cambiamento anche per il futuro”.

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