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Maurizio Ganz, nel 1999 con la maglia del Milan (credits: GETTY Images)
Maurizio Ganz, ex attaccante rossonero, ha rilasciato una lunga ed interessante intervista ai microfoni del quotidiano 'La Gazzetta dello Sport', nell'edizione in edicola questa mattina, soffermandosi in modo particolare sulle sue esperienze al Milan, prima da giocatore e poi da allenatore della prima squadra femminile. Ecco, dunque, un estratto delle sue parole. Clicca qui per l'intervista completa!
Sugli sport prima del calcio: "Fino ai 13 anni il mio sport era la combinata nordica: sci di fondo e salto dal trampolino. Otto mesi così e negli altri quattro giocavo a calcio. Me la cavavo meglio con il pallone, però ho imparato tanto anche dalle altre discipline: la resistenza fisica e mentale dallo sci di fondo, a combattere la paura saltando dal trampolino".
Sullo striscione a cui è legato: "Un orgoglio che fatico a descrivere. El segna semper lü: per me, ci pensa? Fu tutto ideato dall’Inter club Rho. Ogni volta i brividi. Credo che quella dimostrazione d’affetto e di stima sia un messaggio bellissimo per tutti i ragazzi: io ero fisicamente piccolino, giocavo in un’epoca piena di grandi campioni, ma mi sono ritagliato il mio spazio. Se ci credi, salta fuori qualcosa di meraviglioso".
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