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INTERVISTE

Galliani su Ancelotti: “Disse subito che Kakà era un fenomeno”

Carlo Ancelotti Milan
Le dichiarazioni rilasciate da Adriano Galliani, presente oggi al Festival dello Sport di Trento. Manifestazione organizzata dalla GdS.

Donato Boccadifuoco

Presente oggi al Festival dello Sport di Trento, manifestazione organizzata da "La Gazzetta dello Sport", Adriano Galliani, amministratore delegato del Monza ed ex del Milan, racconta degli aneddoti nell'ambito dell'evento a lui dedicato e denominato 'I giorni del Condor'. Tra i tanti temi trattati da Galliani non poteva certamente mancare Carlo Ancelotti e un curioso aneddoto sulla sua ultima telefona:

"Noi, quando il dottor Monti che era un grande medico, vide la radiografia del ginocchio di Carlo, disse che non poteva essere un calciatore e che sembrava un anziano. In campo era straordinario, ma per scendere dalla macchina in inverno faceva fatica. Sacchi ci disse che il ginocchio si può curare, ma la testa no. Ha insistito per prenderlo. La Roma l'ha ceduto perché pensava non ce la facesse. Si è dimostrato un giocatore e una persona meravigliosa, vincendo tutto. Rimane un grande rapporto. Poi sta due anni alla Juventus, arrivando secondo, ma veniva considerato un perdente. Lo consolavo dicendo che era l'effetto del Giubileo, visto che vincevano Roma e Lazio, a differenza del solito. Abbiamo parlato con Ancelotti il sabato prima di Torino-Milan e mi dice che avrebbe firmato col Parma lunedì mattina. Perdiamo a Torino, con Inzaghi che sbaglia il rigore. Infatti a Manchester avevo paura sbagliasse Sheva anche perché dietro c'era Inzaghi... Decidiamo di cambiare, convinciamo Ancelotti a firmare con noi invece che col Parma, andiamo a casa sua e faccio colazione con parmigiano e culatello per la prima volta in vita mia. Viene da noi, fa otto anni da noi. Il 1 luglio 2008 eravamo primi nel ranking europeo e con Kakà Pallone d'Oro, ultimo a vincerlo in Italia. E Ancelotti ci disse subito che Kakà era un fenomeno. E ad Ancona diventa subito titolare. Rui Costa era fortissimo e dopo 15 giorni mi chiama e mi dice che doveva andare via perché ha visto che Kakà era meglio di lui".

L'ultima telefonata di Ancelotti: "Uno spettacolo. Lo chiamo alle sei di domenica, avrebbe giocato alle 9 con l'Atletico. Gli chiedo se fosse preoccupato e mi risponde di no, perché era preoccupato solo per il Monza, non per il suo derby. Trasmette serenità a tutti. Non a caso è l'allenatore che ha vinto più di tutti. Ha vinto da giocatore, da allenatore, tante volte la Champions, ha vinto tutti i campionati... Qualcosa di impossibile. Ha mantenuto l'umiltà e il buon senso da contadino emiliano che era da ragazzo". Leggi qui le dichiarazioni integrali di Adriano Galliani al Festival dello Sport di Trento >>>

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