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Maldini: “Al mio esordio pensavo di non giocare, non avevo gli scarpini giusti”

Alessia Scataglini
Alessia Scataglini
La storia rossonera prende voce: Paolo Maldini, leggenda indiscussa del Milan, ha concesso un'intervista esclusiva a Rai3

La storia rossonera prende voce: Paolo Maldini, leggenda indiscussa del Milan, ha concesso un'intervista esclusiva a Rai 3. Durante la conversazione, l'ex capitano ha ripercorso le tappe fondamentali del suo glorioso passato con la maglia rossonera. Ecco, di seguito, le sue parole:

Maldini: "Al mio esordio pensavo di non giocare, non avevo gli scarpini giusti

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"Al mio esordio pensavo di non giocare. Non mi ero neanche portato gli scarpini adatti. Avevo gente più esperta di fronte a me. Quando mi ha detto di entrare non ho pensato più a niente. Il mio ruolo? Ho detto al mister che potevo giocare ovunque".

Su suo papà Cesare: "Avevo un buon rapporto con lui. Nei primi anni non posso negare che la sua eredità mi pesava un po’".

Su Arrigo Sacchi: "I cambiamenti che abbiamo sopportato dal punto di vista fisico sono stati durissimi, ma fondamentali. Maradona? Non si lamentava mai. Io mi ritengo un giocatore rapido con i piedi, lui lo era di più. Alla quinta botta che gli ho dato gli ho detto ‘Diego, scusami’ (ride, ndr)".


Sull'importanza delle sconfitte, tema a lui caro: "I successi passano anche attraverso le sconfitte. Alla fine sono uno dei più perdenti tra i più vincenti. Quindi ho avuto la fortuna di vincere perdendo tanto. Il derby più difficile giocato? I primi perché mi ricordo benissimo che finita la partita dicevo: “non mi sono piaciuto”. Il mio livello di nervosismo era troppo alto ed ero un po’ bloccato"