Su suo papà Cesare: "Avevo un buon rapporto con lui. Nei primi anni non posso negare che la sua eredità mi pesava un po’".
Su Arrigo Sacchi: "I cambiamenti che abbiamo sopportato dal punto di vista fisico sono stati durissimi, ma fondamentali. Maradona? Non si lamentava mai. Io mi ritengo un giocatore rapido con i piedi, lui lo era di più. Alla quinta botta che gli ho dato gli ho detto ‘Diego, scusami’ (ride, ndr)".
Sull'importanza delle sconfitte, tema a lui caro: "I successi passano anche attraverso le sconfitte. Alla fine sono uno dei più perdenti tra i più vincenti. Quindi ho avuto la fortuna di vincere perdendo tanto. Il derby più difficile giocato? I primi perché mi ricordo benissimo che finita la partita dicevo: “non mi sono piaciuto”. Il mio livello di nervosismo era troppo alto ed ero un po’ bloccato"
© RIPRODUZIONE RISERVATA



/www.pianetamilan.it/assets/uploads/202503/322681e1ce99422e9df9d0a483e577f9.jpg)
/www.pianetamilan.it/assets/uploads/202512/54ebeeae841b9517bec5188f8a967a43.jpg)