Fabio Capello, ex allenatore del Milan, ha rilasciato una lunga ed interessante intervista sul suo passato rossonero e non solo
Fabio Capello, ex allenatore del Milan, ha rilasciato una lunga ed interessante intervista ai microfoni di 'Diretta.it', soffermandosi anche sul suo passato in rossonero e raccontando alcuni aneddoti. Ecco, dunque, un estratto delle sue parole.
Ex Milan, Capello racconta aneddoti su Savicevic e Ancelotti: e sul trio olandese ...
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Sul Milan: "Le scelte che ha fatto il Milan sono discutibili. Hanno licenziato l'allenatore, hanno mandato via giocatori, insomma, non avevano le idee chiare. Ecco, solo questo".
Su Carlo Ancelotti: "L’ho allenato nel Milan e ho potuto vedere la sua capacità e tecnica in campo. Sapeva leggere la partita. Era alla fine, anche lui con le ginocchia disfatte, però quando entrava in campo si vedeva che sapeva cosa far fare ai propri compagni con i suoi passaggi, ma anche con dei richiami. ‘Vieni qui, sei messo male, stai attento’. Ancelotti era questo, dirigeva l'orchestra con le parole e anche coi palloni, però molto più con le parole. Era un ragazzo, una persona serissima. Merita il successo che ha. Riuscire a capire in tutti i posti dove ha lavorato che cosa chiede il club e far giocare la squadra a secondo lo stile che preferisce, facendo valere le proprie idee di calcio, è una cosa difficilissima. Bisogna essere professori e lui è diventato un professore".
Su Dejan Savicevic: "Tutti nella stessa maniera e nelle loro caratteristiche si sono espressi al 100%. Questo vuol dire che sono riuscito a entrare nella loro testa ed è la cosa più bella. Fra questi il più geniale era Savicevic, con cui ho avuto un rapporto più conflittuale all'inizio e poi invece buonissimo alla fine. Il gol fatto al Barcellona (finale Champions League vinta dal Milan 4-0, ndc) solo un pazzo può pensare di farlo. Un pallonetto da quella posizione. Gli ho chiesto ‘Ma cosa ti è venuto in mente di tirare da quella posizione?’ ‘Ho tirato perché sapevo già di fare gol’, mi disse".