Gabriele Bellodi ha parlato della tragedia che ha coinvolto Seid Visin, suo compagno di squadra ai tempi delle giovanili del Milan. Le dichiarazioni ai microfoni di 'Calciomercato.com'.
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Ex Milan, Bellodi ricorda Seid Visin: “Un solitario, non si può morire così”
Gabriele Bellodi ha parlato della tragedia che ha coinvolto Seid Visin, suo compagno di squadra ai tempi delle giovanili del Milan
Quando ha saputo della morte di Seid Visin? "La sera, mentre giocavo alla Play. Sulla chat Whatsapp con i vecchi compagni del Milan avevano mandato un articolo che parlava del suicidio, ma pensavo fosse una fake news. Così ho scritto a mia madre che conosce il padre, e purtroppo lui le ha confermato che era tutto vero".
Qual è stata la prima cosa che ha pensato? "Non è possibile, mi sono detto dentro di me. Ho realizzato la mattina dopo, quando ho letto tanti articoli su di lui. A quel punto ho avvertito gli ex compagni che non sono in chat e i nostri vecchi tutor".
Che ragazzo era Seid? "Un solitario. Quando eravamo in convitto spesso usciva da solo e si era creato un giro d'amicizia al di fuori della squadra. Aveva un carattere un po' chiuso, ma molto buono e sempre solare. Soffriva il fatto di stare lontano dalla famiglia".
Lei è stato anche suo compagno di stanza. "Sì, siamo stati un anno in camera insieme. Aveva una cultura diversa dalla nostra, era un buddhista praticante ma si era integrato bene nel gruppo. In campo invece faceva un po' fatica a esprimersi: era un esterno d'attacco, ma il mister gli chiedeva alcuni movimenti e compiti che non facevano parte delle sue caratteristiche".
Qual è il ricordo più bello che ha del suo ex compagno? "Quando nel 2014, ai tempi dei Giovanissimi Nazionali, fece un gran gol e scoppiò a piangere per l'emozione. Era l'ultimo anno insieme al Milan, poi lui andò a Benevento e dopo aver girato un po' di squadre smise di giocare".
Le è mai capitato di assistere a episodi di razzismo nei suoi confronti? "Assolutamente no. Da quello che ha scritto sulla lettera questo problema è nato dopo, quando lui aveva già smesso".
Si aspettava che la storia di Seid avesse così tanto clamore mediatico? "Sicuramente. Il passato al Milan l'ha fatto diventare senza dubbio ancora più rilevante, ma penso che la notizia abbia avuto una diffusione così ampia perché non è giusto che un ragazzo di vent'anni perda la vita in questo modo". Le Top News di oggi sul calciomercato: Pobega scala posizioni, Pjanic idea low cost?
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