Quali sono i suoi ricordi più belli? “I derby, sia quelli vinti dal mio Milan sia quelli persi. Tra di noi era uno sfottò continuo, ogni risultato veniva enfatizzato. Le mie esultanze per le vittorie, il mazzo che mi faceva per le sconfitte. Andavamo giù con battute pesanti, poi dopo la trasmissione si finiva a mangiare insieme, abbracciandoci. È stato sempre uno spettacolo”.
Gli sfottò più pungenti? “Mi dava del pirla in continuazione! “Sei un pirla, non capisci un beato niente”, questa frase me la ripeteva sempre. Io rispondevo a tono (ride, ndr). Quando mi attaccava dialetticamente era abbastanza pesante, però sapevo che non c’era acredine, era un modo di prendersi in giro simpatico e accettabilissimo”.
E la gag che più le piaceva? “Quando il Milan vinceva una partita mi alzavo dalla mia postazione, correvo dietro di lui e gli urlavo nell’orecchio: “Forza Milan! Cooorrrnooo, Cooorrrnooo”. Questa scenetta, col suo cognome strillato, è diventata un leit motiv del nostro dualismo”. LEGGI ANCHE: Stadio Milan, Scaroni: "Passaggio importante". Ecco come sarà>>>
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