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INTERVISTE MILAN

Boban: “Il Milan è più azienda che club. La cessione di Reijnders lo dimostra…”

Ancora Boban: 'Tare e Allegri? Si è capito l'errore. Ma se vendi Reijnders sbagli ancora'
Intervistato all'evento di "Sky Inclusion Days", Zvonimir Boban è tornato a parlare del Milan, di Allegri e anche di Luka Modric
Francesco Aliperta Redattore 

Intervistato all'evento di "Sky Inclusion Days", Zvonimir Boban è tornato a parlare del Milan, di Massimiliano Allegri, nuovo tecnico rossonero, e anche di Luka Modric, giocatore sempre più vicino al Diavolo. Ecco, di seguito, tutte le sue dichiarazioni.

Sulla scelta di puntare su Massimiliano Allegri: "Credo che almeno si è capito quanto si è sbagliato, quanta incompetenza c'era, quanta presunzione di poter vivere una società come un'azienda non come un Club, che deve essere perché il Milan deve essere un club. Poi dopo è anche un'azienda. Ma questo è difficile far capire a gente che non è di calcio, non è facile. Adesso si è capito, è arrivato un direttore sportivo giusto (Igli Tare, ndr), ed è un buonissimo direttore sportivo, almeno per il mio pensiero. È uno che capisce di calcio, ha fatto tanti buoni risultati con la Lazio, uno che pensa ad ogni dettagli, che lavora h24, che starà vicino alla squadra, che capirà i momenti, quando intervenire con i giocatori e con l'allenatore. Quella figura serve. Ovvio quando tu guardi da un punto di vista di un businessman, che non ha fatto calcio, dice: "Ma io ho scouting, mi scelgo giocatori, l'allenatore, ma a cosa mi serve il direttore se ho già chi mi fa questo lavoro?". E questo è stato un errore gravissimo per me, perché ovviamente nessuno ha fatto quel lavoro lì ed è mancato tanto. Già averlo capito dopo averlo non voluto prendere, già vuol dire che si attua responsabilmente, ed è giusto così. Questa è la via giusta, e spero che Allegri possa insieme al Milan ritornare lì dove il Milan deve tornare, per vincere non le Coppa Italia o le Supercoppe, ma i campionati e le Champions League. Ovvio non viene solamente così, in tre mesi, però credo che l'anno prossimo si possa costruire tanto. Adesso vediamo come sarà il mercato, come il Milan farà la squadra, chi andrà via, chi verrà, per poterlo giudicare meglio. Sicuramente non è questa la via. Spero che la cambino, credo che anche la società stia cambiando al meglio e io auguro al Milan di tornare ai livelli che gli competono".


Sulle possibili e importanti cessioni: "Dipende chi rimane, Se vendi Reijnders, sembra che sia questa l'intenzione, però vendi i migliori non è che costruisci. E allora siamo di nuovo all'azienda e non al Club. Non è certamente questa la via per costruire il miglior Milan possibile, è questo il punto. Ma quando guardiamo la rosa del Milan dell'anno scorso io ho sempre trovato molti problemi in difesa. A centrocampo e in attacco il Milan era forte, poi hanno preso anche Gimenez che ha fatto fatica per mille ragioni. Non è un fenomeno ma è un giocatore che dovrebbe fare bene e se la squadra farà bene segnerà i suoi gol, li ha fatti sempre e li farà. Quindi secondo me è un acquisto corretto, non il top però un buon acquisto. Hai Fofana che è un ottimo giocatore. Hai velocità come nessun'altra squadra in Italia, fra Leao, Pulisic e Reijnders che spacca. Quindi il Milan ha delle potenzialità enormi. Bisogna sistemare un po' la difesa perché secondo me è questo il grande problema del Milan". 

Su Luka Modric, ormai ad un passo dal Milan: "Luka Modric un giorno è a Miami, un giorno è in Arabia Saudita, il terzo giorno è alla Dinamo, il quarto al Catania, il quinto al Milan (ride, ndr). Oramai finché lui non decide non bisogna neanche commentare. Dopo tanti anni di Real Madrid è certo che ha bisogno di tempo per la decisione, una volta qunado la prenderà la commenterà perché non ha nessun senso. Ovvio che lui è integro e può dare ancora a qualsiasi squadra dove andrà grande calcio". 

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