Giampaolo a Sky: “La vittoria aiuta ma non nasconde la polvere. Piatek? Non è uno che fa casino”

ULTIME MILAN- Il Milan supera lontano dalle mura amiche l'Hellas Verona imponendosi 0-1 con il calcio di rigore realizzato da Krzysztof Piątek. Marco Giampaolo si è presentato ai microfoni di Sky rilasciando le seguenti dichiarazioni:

Sulla squadra: "Mi da certezze, lavora bene e fa le cose come devono essere fatte. Io la devo rendere sempre più equilibrata e in grado di giocare partite con equilibrio. So quali possono essere i pregi e quali i difetti strutturali. Per cosa lavoro? Per migliorare tutti i calciatori e la filosofia di squadra. Non tutte le squadre sono perfette, pregi e difetti li hanno tutti. A me piace la passione e l'attaccamento con cui i ragazzi fanno le cose. Possiamo anche sbagliare ma stanno sempre sul pezzo"

Sulla prestazione: "Nel secondo tempo la squadra ha giocato bene e ha interpretato come doveva interpretare. Ha usato la precisione giusta e ha saputo allargare il campo. Gli altri hanno preso posizioni giuste tranne Biglia e i centrali che hanno dato equilibrio. Non è facile affrontare una squadra che difende nei trenta metri, per l'altra diventa difficile. Il Verona ha fatto la sua onesta partita difensiva, noi non abbiamo fatto le cose in maniera perfettissima su tutti gli aspetti ma si può lavorare e migliorare. Non scappo da questo tipo di considerazioni. La vittoria è positiva perchè ci aiuta a lavorare ma non nasconde la polvere sotto il tappeto. Se ci sono cose da migliorare lo faccio presente alla squadra, glielo dico e ci lavoriamo".

Sull'esultanza di Piatek: "Non mi è sembrata un'esultanza polemica. Il ragazzo si è dato da fare, ha partecipato, ha lottato. E' un ragazzo a posto e non è uno che fa casino".

Sul 4-3-3: "Sui sistemi di gioco bisogna lavorare. Il 4-3-3- ce lo siamo permessi perchè avevamo superiorità numerica. In 10 vs 10 non mi è piaciuta la squadra in fase di non possesso. C'è da rifare, da riazzerare, da mettere a posto tante cose. Non bisogna improvvisare. Voglio un'identità precisa, abbiamo lavorato in un certo modo, continueremo a farlo e poi vedremo. Ora voglio e devo dare più certezze possibili, questa squadra deve acquisire una buona maturità tattica ma in un contesto collettivo i calciatori devono sistemare ancora qualcosa. In ogni caso lavorano bene per completare il mosaico e lo fanno in maniera seria".

Sull'atteggiamento del secondo tempo: "Abbiamo fatto bene, Ho portato Rebic e Suso sulle loro linee, Calhanoglu, Kessiè e Piatek sui loro difensori e solo Biglia rimaneva a rimorchio. Era quello che dovevamo fare, prenderci la metà campo. Il goal è arrivato su una soluzione ma trovare un avversario in dieci che gioca solo in ripartenza non è semplice. In questi casi dobbiamo girare palla velocemente, stancarli, andare da un lato all'altro senza rischiare. Con sette giocatori sopra la linea della palla devi essere forte nei posizionamenti. Siamo rimasti in superiorità dopo ventidue minuti e ci dovevamo aggiustare per abbassare la fase difensiva dell'Hellas".

Sul campionato: "Le partite sono tutte difficili non ci sono partite facili. Devi andartele a guadagnare le vittorie perchè gli avversari sono agguerriti, hanno cambiato mentalità e non ti aspettano. Il Var ha tolto dubbi e incertezze che c'erano una volta quando il blasone della più forte pesava. La squadra crede ed è attaccata alle cose che fa, se così non fosse ve lo direi. Bisogna sempre essere onesti intellettualmente. I ragazzi sono applicati, fanno le cose per bene e hanno tanti margini di miglioramento. E' una squadra abituata a giocare singolarmente e io devo mettere la qualità individuale a servizio di un collettivo. La tenuta non è ancora sufficiente, il campionato è lungo e noi dobbiamo imparare ad attaccare meglio"

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