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Gattuso: “Belotti ricorda Shevchenko. A Palermo l’ho voluto io”

Andrea Belotti, attaccante del Torino (credits: GETTY Images)

Gattuso, uno dei primi allenatori di Belotti, ha parlato dell'attaccante azzurro, facendo un paragone importante con Shevchenko.

Stefano Bressi

Il mondo del calcio sta scoprendo un nuovo campione. Questo inizio di stagione è stato caratterizzato, senza troppi dubbi, dai gol di Andrea Belotti, che sta trascinando il Torino sempre più in alto in classifica. In pochi mesi ha conquistato la Nazionale e ha attirato su di lui l'interesse di tantissimi club, tra i quali il Milan. Il rinnovo di contratto, però, sembra a un passo e per strapparlo al club di Urbano Cairo servirà sborsare cifre davvero molto importanti.

Chi lo conosce bene, già da molto tempo prima di questa esplosione è Gennaro Gattuso, ex Milan, che lo ha allenato ai tempi del Palermo. L'ex numero 8 rossonero ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Tuttosport sul bomber granata, sottolineando come sia stato lui il primo a scoprirlo e azzardando un paragone davvero molto importante con l'idolo del Gallo, Andriy Shevchenko: "Siamo stati io e il ds Perinetti a portarlo a Palermo dall'Albinoleffe. Quando ho detto che mi ricordava terribilmente Shevchenko molti mi hanno preso in giro. Si vedeva che aveva grandissime potenzialità. Forse allora non l'ha dimostrato appieno, ma era lampante. Ho avuto la fortuna di allenarlo, sapevo cosa sarebbe potuto diventare. Ha una caratteristica ben precisa: vive per il gol. Fa tutto con voglia e veemenza, ha il veleno addosso".

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