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Vocalelli: “Milan, Origi non basta. Prenderei De Paul” | ESCLUSIVA

Redazione

Alessandro Vocalelli, direttore de 'Il Guerin Sportivo', ha rilasciato delle dichiarazioni in esclusiva alla redazione di 'pianetamilan.it'

Manca meno di una settimana dall'inizio della nuova stagione del Milan. I rossoneri stanno lavorando per farsi trovare pronti il 4 luglio, giorno in cui si raduneranno a Milanello Stefano Pioli e i suoi ragazzi. Ci sarà qualche volto nuovo, come quello di Divock Origi, mentre potrebbero arrivarne altri. Abbiamo parlato di questo e di tanto altro insieme ad Alessandro Vocalelli, direttore de 'Il Guerin Sportivo'.

Come commenta l’approdo di Origi in rossonero? “E’ un buon acquisto, ma ho un’osservazione da fare a riguardo…”.

Prego. “Ci vuole anche altro. Per carità, Origi è un ottimo attaccante che viene dal Liverpool. Penso, tuttavia, che il Milan possa ambire a qualcosa di più… Si guardi al fatto che l’Inter si è aggiudicata, di nuovo, Lukaku…”.

Quando compie simili riflessioni a cosa si riferisce, peculiarmente? “Fossi nel Milan, prenderei anche Scamacca, per esempio. Il solo Origi, secondo me, non basta”.

Fronte centrocampo invece? “Ho sentito fare diversi nomi. Renato Sanches è sicuramente un giocatore valido, però – se penso al club campione d’Italia – mi chiedo perché non si possa “azzardare”, per esempio, con De Paul, giusto per citarne uno della mia scala di gradimento”.

Sponda difesa? Botman è sfumato… “Sarebbe stato il colpo dell’estate perché è un ottimo difensore, in procinto di imporsi definitivamente. Tuttavia io non mi farei tante remore, nemmeno andando a cercare chissà che cosa tra gli altri. Senza Kjaer pensavamo che il Milan sarebbe stato spacciato; Kalulu ha stupito tutti quanti! Merito di Pioli, tra l’altro mio caro amico”.

Qual è la sua posizione su Ibra? Al Milan conviene, strategicamente, rinnovarlo? “Io lo terrei. E’ una grandissima personalità. Se lui se la sente, è giusto che resti finché vuole. Dopodiché spero che un posto in dirigenza sia suo, di diritto. Di uno così, non me ne priverei mai”.

I due giocatori incedibili, a tutti i costi? “I due “falsi giovani”. Leao e Tonali. Sembra, per esperienza, che abbiano già 28-30 anni! E, quello che mi stupisce, è che possono migliorare ancora!”.

Quale obiettivo deve preporsi il Milan la prossima stagione? “Innanzitutto rivincere lo scudetto, perché la rosa è sempre ampiamente valida rispetto a tutte le altre. Dopodiché i rossoneri provino a arrivare almeno ai quarti di Champions: sarebbe un’impresa straordinaria”. Milan, Sanches si complica: ecco le due alternative sul mercato >>>

Intervista a cura di Luca Cavallero.

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