PANCHINA MILAN - LE ULTIME. Il Milan rischia di non avere più un’anima rossonera. Come vi avevamo anticipato, Leonardo lascerà a breve il club (qui il retroscena) e Paolo Maldini sembra intenzionato a seguirlo (leggi qui). Ma non è tutto: in bilico c’è anche la posizione di Gennaro Gattuso. La società valuterà il suo operato e si confronteranno a breve insieme sul futuro tecnico della squadra. L’allenatore dipende certamente da una decisione di Gazidis, ma dovrà anche essere convinto del progetto. Se non ci sarà identità di vedute, le parti si lasceranno e potrebbe essere lo stesso Gattuso a farsi da parte.
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PM – Panchina Milan: Gattuso, possibile ‘no’ a Gazidis. I suoi dubbi
L'allenatore rossonero è combattuto se restare o meno. Molto dipenderà dalla volontà di Gazidis e dalla bontà e chiarezza del nuovo progetto, basato molto sui giovani
Da quanto appreso dalla nostra redazione, al momento, Ringhio è combattuto: da una parte vorrebbe restare, dimostrare il proprio valore e la riconoscenza verso la squadra che lo ha reso grande, portandola in alto. Dall’altra non è completamente in sintonia con la visione della società di fare una squadra senza esperienza e con soli giovani. Lo ha detto più volte negli ultimi giorni: “Servono elementi di esperienza e funzionali al progetto”. Tra le righe, questo era un messaggio alla società, nemmeno tanto velato.
“L’ultima stagione è stata pesante, mentalmente sono a pezzi. Non voglio lasciarci le penne”. Tradotto: il progetto tecnico dovrà avere un senso, ma dovrà anche essere spiegato meglio alla gente. Da un punto di vista comunicativo, Gattuso quest’anno è rimasto fin troppo esposto e isolato. Servirà chiarezza con i tifosi: gli obiettivi dovranno essere coerenti con il progetto intrapreso. Se la squadra è da quinto-sesto posto, dovrà essere detto. Se l’obiettivo non sarà la Champions League, dovrà essere spiegato.
Gattuso non vuole vivere un altro anno nel tritacarne, con aspettative dei tifosi troppe alte e pressioni abnormi. La faccia è la sua e non vuole perdere credibilità come allenatore. Se potrà fare il suo gioco, bene, altrimenti – se non ci saranno le basi – dirà addio anche lui. IntantoElliott ha scelto il suo futuro direttore sportivo..
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