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Milan, Rossi: “Agli ottavi con 10 punti. Maldini un grande” | ESCLUSIVA PM

Milan, esclusiva con Marco Rossi sul AC Milan (GettyImages)
In esclusiva per Pianeta Milan dall'Hotel Hilton di Wembley prima di Inghilterra-Ungheria, ha parlato Rossi. Ecco le sue dichiarazioni.

Redazione

di Alessandro Schiavone

Non ha mai avuto a che fare con il Milan, ma dopo una buona carriera da calciatore, ora Marco Rossi sta facendo l'allenatore ed è attualmente il commissario tecnico dell'Ungheria. Con ottimi risultati. In esclusiva ai microfoni di PianetaMilan.it, ha parlato del Milan, sotto tanti aspetti. Ecco tutte le sue dichiarazioni.

Buongiorno Mister Rossi, cosa pensa del lavoro svolto fin qui da Stefano Pioli al Milan? Lui in meno di due anni è riuscito a risollevare il Milan. Un po' come lei ha fatto con l’Ungheria.

“Pioli lo conosco da tantissimi anni. Mi ricordo che da ragazzi, intorno al 1981 o 1982, facemmo un torneo insieme, giocando insieme per il Torino. Lui veniva in prestito dal Parma e facemmo un torneo a Savona. Lo conosco da allora. Da allenatore Stefano ha fatto una carriera importante e ai massimi livelli in Italia. Ha allenato tantissime squadre importanti e non è sempre apprezzato fino in fondo. Ma al Milan sembra che si sia finalmente ritagliato uno spazio importante che gli consente di diventare grande insieme ad una società che sta ritornando ad essere solida ed importante. Io credo che il motivo principale di tutto questo sia il ritorno di Paolo Maldini.”

Una parola per definire Paolo Maldini.

“Un grande. Sotto tutti gli aspetti.”

Il Milan è attualmente secondo in classifica a meno due dal Napoli. Quale possibilità da alla banda di Pioli di vincere lo Scudetto dopo 11 anni?

“Vedo sullo stesso piano tre o quattro squadre: Il Napoli, il Milan, l’Atalanta e l’Inter. L’Atalanta normalmente comincia sempre il campionato un po' a rallentatore per poi riprendersi e fare dei filotti di risultati importanti. Io ci starei molto attento all’Atalanta. La vedo molto difficile invece per la Juve quest’anno.”

Due sconfitte di misura in due partite in Champions League per i rossoneri. Qualificazione agli ottavi compromessa e fuori portata?

“Di impossibile nel calcio non c’è nulla. Il Milan è una squadra che può vincere. Non sarà facile ma il Milan può battere il Liverpool. Magari la vedo più probabile una vittoria con l’Atletico Madrid e un pareggio con il Liverpool.”

E con il Porto tra andata in Portogallo e ritorno a San Siro?

“Col Porto deve vincere e io penso che possa vincerle entrambe. Certo, dovrà fare il massimo ma ce la può fare.”

Gira voce che Andrea Belotti possa andare al Milan l’anno prossimo con un accordo in vista per gennaio. Il Gallo è pronto ad indossare una maglia gloriosa e allo stesso tempo pesante come quella rossonera?

“Dal momento in cui lui ha raggiunto il massimo nel Torino, anche come valutazione eccetera, da allora in poi ha avuto una flessione costante e graduale. Oggi Andrea non è più a quei livelli però può darsi che passare dal Torino al Milan gli possa ridare nuova linfa per tornare ai livelli in cui ci aveva abituato.”

Un giocatore che naturalizzerebbe ungherese se potesse?

“Lewandowski o Kane che sono anche nel nostro girone.”

Lei quale squadra sognerebbe di allenare e per quale club fa il tifo?

“La squadra nella quale sono cresciuto è il Torino. Come ho già detto in passato tornare al Torino sarebbe la chiusura di un cerchio. Però onestamente non è un mio pensiero, né fisso né non fisso. Non ci penso proprio, io penso a fare al meglio il mio lavoro qui. Sono orgoglioso di essere stato e di essere ancora l’allenatore della nazionale ungherese. Abbiamo fatto sicuramente cose straordinarie nell’ultimo biennio. Dal momento in cui, nel 2018, abbiamo preso le redini della nazionale sono cambiate tante cose in positivo. Ma ora purtroppo stiamo vivendo questa flessione e ce ne dispiace però la vita dell’allenatore è fatta di alti e bassi. Bisogna farsene una ragione, bisogna capirlo e accettarlo. E prendere decisioni di conseguenza.”