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Milan, DJ Ringo: “Kessie e Donnarumma? Non li capisco” | ESCLUSIVA

Redazione

Abbiamo ascoltato in esclusiva il parere di DJ Ringo sul Milan, dagli ultimi risultati ai prossimi impegni. Ecco tutte le sue parole.

Milan-Inter di Coppa Italia, ma anche campionato e calciomercato, tra Kessie e Ibrahimovic. Abbiamo parlato di questo e molto altro con DJ Ringo, celebre tifoso rossonero. Ogni giorno, un'intervista esclusiva: Oggi tocca a un VIP d'eccezione. Ecco le sue parole alla nostra www.

Come commenta il momento positivo del Milan?

“Sono soddisfatto, ma calma: non montiamoci la testa! È un attimo passare dalle stelle alle stalle”.

Con la vittoria contro l’Inter il Milan ha riaperto il campionato?

“Il distacco con l’Inter si è accorciato. Logico che, a essere onesti, non è vero che l’Inter ha dominato tutta la partita e non meritava di perdere…”.

Così ha dichiarato Inzaghi nel post gara…

“Io non sono d’accordo. Nel secondo tempo abbiamo giocato solo noi praticamente”.

Ora doppio Derby di Coppa Italia: cosa si aspetta?

“Mi aspetto di vedere il miglior Milan possibile. La Coppa Italia deve essere un obiettivo. Puntiamoci!”.

Nerazzurri realmente favoriti per lo Scudetto?

“La classifica dice questo, ma appena dietro ci siamo noi e il Napoli…”.

E sabato ci sarà Napoli-Inter…

“E io tiferò per il Napoli! Mi auguro che il mio amico Edoardo Bennato trascini emotivamente i partenopei alla vittoria”.

La Juventus invece? È in corsa?

“Con Vlahovic hanno fatto un super colpo. Sicuramente risalirà e ci sarà da fare attenzione anche a loro”.

Quali sono i suoi sentori su Kessie? A suo giudizio andrà via?

“Mi auguro di no. In ogni caso, umanamente, non lo capisco. Nella vita non contano solo i soldi. Non ti cambia guadagnare due milioni in meno. Ormai certi valori nel calcio sono completamente evaporati”.

Come commenta le recenti dichiarazioni pepate di Donnarumma?

“Francamente non ho capito la sua scelta. Guadagnava circa 6 milioni, con il fratello terzo portiere che ne prendeva 1,5. Non capisco cosa voleva di più. Alla fine è andato a guadagnare il quadruplo per rimanere in panchina al PSG. Kessie rischia di fare la stessa fine”.

Calhanoglu è ancora una ferita aperta?

“No. Ha scelto di andare via lui. All’andata ha segnato e ha esultato come un pazzo, al ritorno ha perso ed è andato via con la coda tra le gambe…”

Ora il Milan affronterà la Sampdoria: teme sete di rivincita da parte dell’ex Giampaolo?

“No, non era l’allenatore adeguato per il Milan e, fortunatamente, è stato mandato via. Si vedeva che sentiva troppe pressioni: sudava in conferenza stampa, era impacciato e il Milan giocava male. Esonero doveroso”.

Che tipo di partita si aspetta?

“Mi aspetto di vincere. Senza troppi proclami, bisogna pensare partita dopo partita. E vincere. Punto e basta”.

Ibrahimovic è divenuto paradossalmente un peso per il Milan?

“Assolutamente no. Ha 41 anni ed è ancora sul pezzo. Ad avercene di giocatori così! È stato preso anche per fare la chioccia all’interno dello spogliatoio”.

Storce il naso rispetto al mercato di gennaio, oggettivamente povero rispetto alle altre?

“No, perché non dobbiamo sottovalutare la lungimiranza di Massara e del mio amico Paolo (Maldini ndr). Sicuramente, prendendo Lazetic, hanno acquistato un grande giocatore in prospettiva. Con i giovani siamo avanti anni luce. Vedasi i colpi Theo Hernandez, Rafael Leao e Bennacer”.

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