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ESCLUSIVA – Kaboul: “Il Milan era pieno di star. Galliani mi voleva ma io..”

Younes Kaboul (Portsmouth) (Getty Images)

ESCLUSIVA PM - Intervenuto ai nostri microfoni, Younès Kaboul, ex difensore di Portsmouth e Tottenham ha parlato della sua carriera e non solo

Redazione

Esclusiva con Younès Kaboul

Di Alessandro Schiavone

ESCLUSIVA PM - Intervenuto ai nostri microfoni, Younès Kaboul, ex difensore di Portsmouth e Tottenham ha parlato della sua carriera e non solo.

Ciao Younès che ricordi hai della partita di Coppa UEFA 2008/2009 tra Portsmouth e Milan finita 2-2?

"È stata una giornata fantastica per tutta la città di Portsmouth, per i tifosi e per noi giocatori. Poter affrontare il Milan fu un momento storico per il Portsmouth, un club che non era abituato a giocare le competizioni europee. Ricordo ancora l'atmosfera fantastica allo stadio Fratton Park e per me il gol al Milan è stato qualcosa di magico. E' stato davvero un momento indelebile per tutti noi".

Il Portsmouth era in vantaggio di due gol. Tu hai aperto le danze al 62' prima del 2-0 dell'ex interista Nwankwo Kanu 11 minuti dopo. Poi i rossoneri hanno acciuffato il pareggio in modo rocambolesco. Prima una super punizione Ronaldinho e poi il solito gol di Pippo Inzaghi allo scadere. Rimpianti?

"È la realtà dei fatti quando giochi contro una grande squadra come il Milan. È solo a fine partita che realizzi perché queste squadre e questi giocatori sono sempre al top. Filippo Inzaghi, ad esempio, è stato inesistente per tutta la partita e poi ci fa gol. A fine partita è stato anche premiato come uomo partita nonostante il fatto che durante la partita si è visto ben poco. Ma questi sono i grandi campioni: Magari non li vedi per niente durante la partita e poi ti puniscono cosi all'improvviso, quando meno te l'aspetti. Inzaghi? Grande giocatore ma il Milan era pieno di star allora".

Ma è vero che il Milan ti voleva nel 2009, 2011 e 2015? Si diceva che Adriano Galliani avrebbe fatto carte false pur di portarti al Milan...

"Non sapevo niente dell'interesse del Milan perché non ero al corrente di niente (ride ndr). Ma il Milan è un mito. Quando ero bambino amavo il Milan, io sono sempre stato un grande tifoso del Milan. Il Milan come ho detto è uno club mitico, vincente, famoso in tutto il mondo".

Lei è nato in Francia da genitori marocchini. Come mai questo amore per il Milan?

"Così. Mi piaceva la maglia rossonera, molto bella e quando io ero bambino il Milan vinceva tutto: scudetti, coppe dei campioni. Tutto. Poi avevano campioni come Maldini che hanno fatto la storia del calcio mondiale".

Rino Gattuso, un tuo avversario di allora è diventato un allenatore di tutto rispetto. Te lo saresti aspettato? 

"È bello vederlo in panchina. Si vede che è un allenatore che ha giocato a calcio ad alti livelli. Ha questo sport nel sangue, a volte sembra che vorrebbe entrare in campo per giocare (ride). Ha fatto una bella carriera da calciatore e ora sta facendo lo stesso da allenatore. Bravo. Sono contento per lui".

Younès, meglio la Serie A o la Liga? Hai qualche rimpianto? Forse il fatto di non aver mai giocato in Italia, che per un difensore comunque è il massimo?

"Preferisco la Serie A alla Liga. Ma non ho rimpianti perché la Premier League è sempre stato il campionato dove volevo giocare. L'unico rimpianto sono gli infortuni perché ne ho avuti tanti, sono stato spesso infortunato. È un rimpianto perché senza infortuni forse avrei fatto una carriera a livelli ancora più alti".

Cosa rispondi a Christophe Dugarry che nel 2016 disse che Ibrahimovic non è una leggenda? Disse la stessa cosa su Totti..

"Zlatan ha lasciato il segno ovunque è andato. Non so se è una leggenda o meno ma è un giocatore devastante che rispetto perché ha fatto tante belle cose nella sua carriera. E lo stesso vale per Totti che è stato un grande giocatore".

Infine meglio giocare nel Milan o la Juve?

"Il Milan ma mi sarebbe piaciuto giocare con Cristiano Ronaldo".

Chi è il giocatore più forte con cui hai giocato?

"Luka Modric".

Il più sopravvalutato?

"Eh non faccio nomi ma ce ne sono stati tanti(ride)".

Il più sottovalutato?

"Jermain Defoe".

Miglior amico nel calcio?

"Abou Diaby".

Il miglior giocatore della storia della Premier League?

"Thierry Henry".

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