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Milan-Lille, Galtier: “Rossoneri favoriti. Su Ibrahimovic e Leao…” / News

Stadio San Siro, prima di un match d'Europa League del Milan (credits: GETTY Images)

ULTIME NOTIZIE MILAN NEWS - Cristophe Galtier, allenatore francese, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Milan-Lille. Le sue dichiarazioni

Renato Panno

Milan-Lille, la conferenza di Galtier

ULTIME NOTIZIE MILAN NEWS - Cristophe Galtier, allenatore francese, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Milan-Lille. Le sue dichiarazioni

Su Fonte

“José si è allenato normalmente, ma vedremo domani mattina dopo la rifinitura. Vedremo, nel caso ci sarà Adamà al suo posto. L’unico infortunio è Araujo, che ha avuto una distorsione alla caviglia e non sarà della partita”.

Sul Milan

“Ho visto quelle da luglio ad oggi. Hanno un livello europeo molto alto che ha saputo bilanciare l’esperienza e la gioventù. Dovremo dare il massimo e dovremo colpirli sulle loro lacune. Rimangono favoriti, è un privilegio giocare contro di loro e cercheremo di non subire troppo”.

Sulla partita

“E’ un match di gala. È una partita europea. Non è la partita decisiva del girone, ma è importante per il prosieguo della storia del girone. Giochiamo ogni tre giorni, ma ho una rosa molto completa e vogliamo fare bene”.

Su Ibrahimovic e sul Monza

“Il Milan è un club storico, ma sta portando avanti bene il mix di giovani ed esperti come abbiamo fatto noi con Burak Yilmaz e André. Ibra è uno di quei giocatori esemplari ai quali i giovani si devono ispirare. È un giocatore fantastico che continua a fare grandi cose. È sempre stato un avversario duro. Per il Monza, ci sono stato un anno e vedo che è tornato ad alti livelli. A capo della società ci sono Berlusconi e Galliani

Su Rafael Leao

“Sicuramente ha il vantaggio di essere molto giovane. È migliorato dal punto di vista tattico. È arrivato giovane da noi, dava tanto per la squadra ma era indisciplinato. È costretto a lavorare molto sulla fase difensiva, forse anche per coprire quello che non fa Ibra. Rafael è arrivato molto giovane da noi. Credo che avesse giocato solo due partite a livello professionistico. Ha capito cosa voleva dire giocare ad alto livello. Sapevo che avrebbe potuto fare bene come esterno offensivo, ma io lo utilizzavo principalmente come prima punta. Al Milan è più difficile fare l’attaccante centrale perché c’è Ibrahimovic. Ora vedo che con Zlatan accanto riesce a migliorare. Ha forza, potenza e qualità tecniche ovvero tutto quello che serve per diventare un grande giocatore moderno”.

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