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Theo Hernández (difensore AC Milan), qui durante Feyenoord-Milan 1-0 (Champions League 2024-2025) | News (Getty Images)
Intervenuto in conferenza stampa, Zlatan Ibrahimovic ha parlato alla vigilia della sfida di ritorno di Champions League contro il Feyenoord. Tanti i temi toccati, dalla squadra rossonera alle motivazioni, fino ad alcuni pensieri sui singoli. Ecco, di seguito, un estratto delle sue dichiarazioni. Clicca qui per la conferenza completa!
Su come riaccendere Theo Hernandez: "Questi momenti sono speciali per i calciatori, è tutto su una partita, come una finale. Se hai l'opportunità di giocare queste partite te la godi in maniera diversa. Ognuno ha il suo approccio per tirare fuori il meglio. Poi dipende dal carattere. Io ero concentrato, non mi serviva la scaramanzia. Avevo fiducia. Quando decidevo di fare bene entravo e facevo bene. Theo non è più ragazzino, ora è cresciuto ed è diventato tra i migliori al mondo. Quando sono arrivato io era un ragazzino, ora no. Sa cosa deve fare per tirare fuori il massimo. Deve trovare il "trigger point" per arrivare a livello alto. È difficile, devi trovare sempre questi "bottoni" per caricarti. È il giocatore che entra in campo e deve trovare il modo per fare meglio. Il mio era di essere arrabbiato. Per questo ero arrabbiato, non era personale. Era per fare bene". LEGGI ANCHE: Milan-Feyenoord, le parole di Ibrahimovic alla vigilia >>>
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