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Jovic: “Ancelotti uno dei più grandi allenatori di sempre, un onore averlo”

Renato Panno

Luka Jovic, nuovo attaccante della Fiorentina, si è presentato in conferenza stampa, parlando anche dell'ex Milan Carlo Ancelotti

Luka Jovic, nuovo attaccante della Fiorentina, si è presentato in conferenza stampa, parlando anche dell'ex Milan Carlo Ancelotti. Queste le dichiarazioni riportate da 'TuttoMercatoWeb'.

Come mai ha rifiutato tutto per venire a Firenze e cosa le sta chiedendo Italiano? "Come ho detto in varie occasioni, è un grande piacere essere qui e sono lieto di vestire questa maglia. Molti giocatori dai Balcani sono venuti a giocare qui e questo mi ha dato una spinta. Ci sono giocatori serbi che mi stanno aiutando e io sono pronto per dare tutto rispondendo alle richieste dell'allenatore".

Da zero a cento qual è il tuo livello di forma attuale? "Mi sono allenato durante la pausa e penso di essere arrivato qua abbastanza in forma. Ho un piccolo problema al polpaccio che non creerà problemi in futuro".

Pensa di essere il prossimo rigorista? "Sono pronto a tirarli in futuro che sono molto importanti per noi attaccanti e spero di batterne tanti".

È pronto a lanciare una sfida a distanza al suo connazionale Vlahovic anche in chiave Nazionale? "Dusan ha fatto benissimo in Italia e io cercherò di avere lo stesso successo. In Nazionale però siamo compagni, qui invece saremo avversari e vedremo come andrà".

In Italia l'attaccante deve anche difendere, questo la preoccupa rispetto a come ha giocato fino ad oggi? "Ancora non ho avuto l'occasione di giocare in A ma io sono cresciuto guardando questo campionato e ho visto tanti cambiamenti, ora è meno difensivo di una volta e si segna tanto e io spero di poter segnare tanto".

Perché ha scelto il numero 7? Ci sono motivi religiosi dietro questa scelta? "Il numero 7 l'ho scelto perché non c'erano altri numeri che mi piacevano. E' la prima volta che lo indosso e spero che porti fortuna. Mi ispiro a Cristiano Ronaldo e spero di fare bene come lui ha fatto in Italia".

Spera che i suoi gol possano avere un peso nel percorso europeo? "La Conference e nuova ma l'esperienza che ho avuto in Champions e in Europa League mi può aiutare. L'obiettivo è andare avanti in ogni competizione e abbiamo la qualità per farlo".

Come vive il dualismo con Cabral e se Italiano le ha chiesto di sfruttare il gioco con gli esterni? "Cabral è una persona stupenda e avrà l'occasione per fare bene come a Basilea. La concorrenza può essere uno stimolo se è positiva e spero che entrambi faremo un'ottima stagione. Io sono qui per puntare al quarto o quinto posto e chiederò a tutti i giocatori di aiutarmi a portare la squadra più in alto possibile".

Ha parlato con Vlahovic? "Non ci siamo sentiti dopo la firma, ma ci siamo visti in Nazionale e lui mi ha sempre parlato bene della squadra, dei tifosi, dell'allenatore e della società e questo ha aiutato a prendere questa scelta".

Si è prefissato un obiettivo di gol da segnare in stagione? "Sono qui per aiutare e spero che i miei gol, non importa quanti, siano utili per raggiungere i nostri obiettivi".

Tatticamente come si vede nel 4-3-3 di Italiano? "E' vero che ho sempre giocato meglio in una formazione a due ma ho giocato da solo anche a Francoforte o al Real. Non vorrei nemmeno ripetermi ma io sono qui per aiutare e fare quello che va fatto per la squadra. La formazione la decide l'allenatore che sa quello che va fatto. Io sono sicuro di poter dare il meglio anche giocando come unica punta".

Ancelotti le ha parlato della Serie A e della Fiorentina? "Non ci siamo sentiti. Posso dire che è uno dei più grandi allenatori di tutti i tempi ed è stato un onore averlo come allenatore". Calciomercato Milan, arriva dall'Argentina il rinforzo per il centrocampo?

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