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Fiorentina-Milan, Iachini: “I rossoneri sono cambiati grazie al lavoro di Pioli”

Giuseppe Iachini (credits: GETTY Images)

"La Gazzetta dello Sport", in edicola questa mattina, ha riportato le dichiarazioni di Beppe Iachini, tecnico della Fiorentina, che stasera sfiderà il Milan

Salvatore Cantone

NEWS  MILAN - La Gazzetta dello Sport, in edicola questa mattina, ha riportato le dichiarazioni che GiuseppeIachini, allenatore della Fiorentina, ha rilasciato ieri in conferenza stampa alla vigilia della partita contro il Milan: "Siamo all’inizio del nostro percorso di lavoro, nel calcio ci sono cose su cui solo tempo ed impegno costante possono fare la differenza. Soprattutto nella fase di possesso serve tempo per migliorare. Il nostro obiettivo è affrontare le partite con grande personalità, i ragazzi sono molto disponibili. Il tempo è fondamentale per curare i dettagli che fanno alzare il livello. Ad esempio nella fase offensiva siamo migliorati molto da quando sono arrivato".

Sul Milan: "È una squadra forte, ha aggiunto il lavoro di Stefano Pioli che ha dato una nuova impronta tattica. Una squadra organizzata che ha inserito a gennaio due giocatori molto importanti come Zlatan Ibrahimovic, un fenomeno che sa segnare e mandare in porta i compagni. Ha occhi anche dietro la testa. Dovremo fare una gara di concentrazione per 90 minuti. Inoltre si è aggiunto anche Ante Rebic che in questo momento è come il Re Mida, tutto quello che tocca diventa oro".

Sulle condizioni di Patrick Cutrone: "Ha vissuto molti mesi in naftalina e va appoggiato ed aiutato, non è vero che è un attaccante d’area di rigore. Cutrone è un attaccante moderno che attacca gli spazi molto bene, lui in maniera particolare deve ritrovare uno smalto giusto. Sia lui che Dusan Vlahovic che Federico Chiesa stanno lavorando tanto sulla tattica individuale, ci stiamo conoscendo per sfruttare al meglio le loro grandi potenzialità".

Sul percorso di crescita dei viola: "Noi guardiamo il nostro percorso in casa nostra cercando una crescita costante, in attacco e difesa. Dobbiamo insistere in molte situazioni tattiche. I gol sono arrivati a Genova, vuol dire che stiamo recependo. Adesso dobbiamo affrontare una partita per volta".

Sulle soluzioni viola per il centrocampo: "In questo momento noi abbiamo affrontato due settimane con tre partite a settimana, molti ragazzi hanno giocato spesso. Adesso possiamo alternare qualche giocatore a centrocampo per avere maggiore freschezza. Tutti i ragazzi sono titolari per me, come lo stesso Kevin Agudelo. Tutti stanno lavorando bene per darci un’opportunità in più. Poi toccherà a me scegliere. Nel calcio in certi momenti del campionato poter aver gente più riposata diventa importante".

Sulle condizioni di Franck Ribéry: "Sta lavorando con il fisioterapista, ci vorrà tempo. Può portare esperienza e personalità, per noi è molto importante dentro e fuori dal campo. Per un mese, 40 giorni sarà indisponibile. Non possiamo mettergli fretta, lo aspettiamo".

Su Chiesa: "Tutti dicevano che non poteva fare l’attaccante ma solo l’esterno ma non è vero. Quando uno ha le sue abilità può essere determinate vicino alla porta, se gioca esterno non può fare 15 gol a campionato. Con lui ho fatto lo stesso discorso di Paulo Dybala, è stata la sua fortuna avvicinarlo alla porta. Federico può lavorare in molti ruoli. In 6 partite ha fatto 4 gol e poteva farne altri. Può davvero essere una risorsa importante in fase realizzativa".

Sul suo futuro professionale: "Ogni allenatore ha il suo percorso, io posso solo dire che continuerò a lavorare come ho sempre fatto. Ho vinto 4 campionati in carriera e quando ho avuto la macchina ho fatto record di punti e goal con le mie squadre. Dipende anche dalle squadra che alleni e l’obiettivo. Quando subentri in una squadra che lotta per la salvezza è complicato andare oltre quell’obiettivo, avendo allenato squadre con quelle caratteristiche. Io non dirò mai se merito o non merito la conferma alla Fiorentina. Ci saranno altre persone che mi valuteranno. Io non mi sono mai pubblicizzato e non lo farei mai. Ho sempre valorizzato i miei ragazzi e mi ricordano con affetto, sono arrivato all’esperienza di Firenze con un bagaglio importante. Sono davvero contento di essere in questa piazza".

Su Vlahovic: "Nella rosa abbiamo avuto qualche problema influenzale in settimana, ma sembra possano essere recuperati. Vlahovic ha tanti margini di miglioramento, può e deve crescere lavorando duramente. Non deve montarsi la testa, ancora è un giocatore giovane. Serve tanto lavoro ed umiltà".

Sul Milan rispetto all'andata: "È cambiato, c’è un grande lavoro di Pioli e l’aggiunta di Ibra e Rebic. Noi in casa o fuori casa giochiamo sempre con lo stesso atteggiamento per vincere la partita".

Su Pioli: "Abbiamo vissuto sette anni da compagni di squadra, siamo cresciuti professionalmente e il nostro è un rapporto di stima, amicizia e affetto. Mi farà piacere rivederlo. Abbiamo vissuto belle pagine insieme, giocando la Coppa UEFA sia con il Verona sia con la Fiorentina". Intanto Malagò, presidente del Coni, parla dell'emergenza Coronavirus, continua a leggere >>>

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