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Calabria: “Il Milan per me è un sogno, ma quanti sacrifici”

Davide Calabria, terzino del 1996 in forza al Milan e all'Italia Under 21 (credits: GETTY Images)

Il terzino rossonero Davide Calabria, presente al convegno "La Fabbrica di Uomini: il Capitale Umano" commentato così la esperienza nel settore giovanile

Edoardo Lavezzari

Tra gli ospiti presente al convegno "La Fabbrica di Uomini: il Capitale Umano" svoltosi questa mattina a Casa Milan, il terzino rossonero Davide Calabria ha parlato con i giornalisti presenti del suo percorso che lo ha portato dalle giovanili del Milan alla prima squadra, queste le sue parole: "Ho iniziato al Milan a 10 anni nel 2006. Soprattutto in questo periodo c'è un collegamento molto forte tra settore giovanile e prima squadra, più di quando sono arrivato io".

L'infanzia: "Ho sempre studiato a Brescia. Poi quando sono arrivato in convitto, sono iniziate le complicazioni con lo studio. Il passaggio da casa al convitto è stato più duro di quanto mi aspettassi. Diciamo che è andata meglio nel calcio che nella scuola. Quando sei al Milan, devi rispettare delle regole importanti. Vivere in una società che ti abitua a vivere civilmente insieme agli altri, già aiuta a crescere. Io sono nato tifoso milanista ed ero già abituato ad andare a San siro. È stato un sogno far parte di questa squadra ed arrivare in prima".

Il Milan: "Per me, è la miglior società del mondo per tutto quello che gira attorno ad un club così. I primi anni, passare dal tuo paesino ad una realtà così, sono stati difficili. si fanno sacrifici per un sogno. L'allontanamento da casa è stato duro, anche se ora abito lì. Sono riuscito a superare i problemi grazie a Antonello Bolis e Francesca Luiso che mi hanno aiutato tanto".

La famiglia e i sacrifici: "Ho sempre avuto spirito di sacrifico. Sono sempre stato un panchinaro e devi abituarti a giocare per la squadra. Lo spirito di gruppo ed il coraggio sono stati importanti. Senza mia mamma, forse, non sarei qua. Ha fatto tanti sacrifici per farmi vivere il mio sogno. Ha fatto grandi sacrifici per me".

I momenti migliori: "Ringrazio tutti perché se sono qui, è merito di tutti. La vittoria del Viareggio? E' stata una grande soddisfazione perché ho giocato sempre, tutte le partite. La finale di coppa Italia con la Juve, pur essendo andata male, è un grande ricordo insieme all'esordio in prima squadra".

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