Bufera De Sciglio: tutti i retroscena del post partita contro l’Empoli

La partita di domenica scorsa contro l'Empoli rischia di diventare un vero e proprio spartiacque per la permanenza di Mattia De Sciglio al Milan: è vero che già prima della gara contro i toscani c'erano tanti dubbi intorno al rinnovo del terzino, visto il pressing della Juventus e del Napoli, tuttavia quello che è successo nel post partita potrebbe aver definitivamente incrinato non solo il rapporto del 2 numero rossonero con la tifoseria, considerando i fischi ricevuti al momento della sostituzione, ma anche quello con la nuova società e con il tecnico Vincenzo Montella: il terzino della Nazionale, infatti, secondo quanto riferito da "Premium Sport",  non avrebbe capito non solo le motivazioni della sostituzione, andando sostanzialmente a ricevere una bordata di fischi, ma inoltre l'allenatore ex Fiorentina avrebbe deciso di cambiare il capitano, cosi come è accaduto in passato con Riccardo Montolivo.

Altra questione è quella relativa alla società, che è forse quella più importante: De Sciglio è rimasto molto deluso dall'atteggiamento del Milan, in quanto si aspettava un comunicato ufficiale da parte della società rossonera, che avrebbe dovuto difenderlo dopo l'aggressione subita a San Siro nel post gara contro l'Empoli, anche perchè in passato il difensore, pur di aiutare la squadra, è sceso in campo in 3 occasioni con una caviglia malandata, andando incontro a prestazioni di certo non esaltanti. Questo aspetto è quello che ha lasciato più perplesso il giocatore, che probabilmente ha deciso di chiudere definitivamente con il Milan proprio per questo motivo: Mattia si è sentito solo e bersagliato, nonostante lui ritenga di aver dato sempre il massimo per i colori rossoneri. Concludiamo infine con una curiosità: sempre secondo quanto riferisce "Premium Sport",  De Sciglio si sarebbe sfogato della tensione accumulata nella partita facendo kick boxing, disciplina in cui il padre è un vero e proprio esperto, tanto è vero che sarebbe stato stesso lui ad atterrare l'aggressore fuori San Siro, che aveva minacciato pesantemente Mattia.

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