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Abate sui cinesi: “Dovranno chiarire i loro obiettivi”

Nicholas Gancikoff
Non solo campo, ma anche questioni societarie oggi nella lunga intervista rilasciata da Ignazio Abate. Ecco cosa pensa il terzino della cordata cinese

Edoardo Lavezzari

Nel corso della sua a "La Gazzetta dello Sport" il terzino rossonero Ignazio Abate ha parlato anche del futuro del Milan, queste le sue parole: "Mi spiace solo per Galliani, che purtroppo ora ha le mani legate sul mercato. Vorrei però dire che se il club sarà ceduto, i nuovi proprietari dovranno fare estrema chiarezza sugli obiettivi e indicare subito le strategie. Se preferisco restare con Berlusconi? Ovviamente sì. Io sono nato con lui e con Galliani. Chissà, magari alla fine non vende, ha mille risorse ed è abituato a stupirci. Se il Milan finisse davvero in mani cinesi, sarebbe qualcosa di epocale. In un modo o nell’altro comunque occorre che venga presa una decisione, è troppo che siamo in ballo. E in stallo".

Milan italiano: "Mi ci sono sempre ritrovato in questa filosofia. E’ importante avere uno zoccolo duro di italiani, è di vitale importanza per senso di appartenenza, per riprendere i valori del passato e trasmetterli ai più giovani. In Italia i calciatori italiani hanno più pressioni, vivono la professione in modo maniacale, mentre gli stranieri, per loro cultura, di meno. Qui non è come in Inghilterra dove vanno a bere dopo le partite. E io dico che in campo si sbaglia, ma fuori non puoi sbagliare. Mi guardo intorno e vedo che al Milan c’è un gruppo di italiani solido da cui ripartire

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