Nel corso della sua a "La Gazzetta dello Sport" il terzino rossonero Ignazio Abate ha parlato anche del futuro del Milan, queste le sue parole: "Mi spiace solo per Galliani, che purtroppo ora ha le mani legate sul mercato. Vorrei però dire che se il club sarà ceduto, i nuovi proprietari dovranno fare estrema chiarezza sugli obiettivi e indicare subito le strategie. Se preferisco restare con Berlusconi? Ovviamente sì. Io sono nato con lui e con Galliani. Chissà, magari alla fine non vende, ha mille risorse ed è abituato a stupirci. Se il Milan finisse davvero in mani cinesi, sarebbe qualcosa di epocale. In un modo o nell’altro comunque occorre che venga presa una decisione, è troppo che siamo in ballo. E in stallo".
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Abate sui cinesi: “Dovranno chiarire i loro obiettivi”
Non solo campo, ma anche questioni societarie oggi nella lunga intervista rilasciata da Ignazio Abate. Ecco cosa pensa il terzino della cordata cinese
Milan italiano: "Mi ci sono sempre ritrovato in questa filosofia. E’ importante avere uno zoccolo duro di italiani, è di vitale importanza per senso di appartenenza, per riprendere i valori del passato e trasmetterli ai più giovani. In Italia i calciatori italiani hanno più pressioni, vivono la professione in modo maniacale, mentre gli stranieri, per loro cultura, di meno. Qui non è come in Inghilterra dove vanno a bere dopo le partite. E io dico che in campo si sbaglia, ma fuori non puoi sbagliare. Mi guardo intorno e vedo che al Milan c’è un gruppo di italiani solido da cui ripartire
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