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Abatantuono: “Il rifiuto di Maldini? Non è uno stupido”

Diego Abatantuono, grande tifoso del Milan (credits: GETTY Images)

Diego Abatantuono, attore e tifoso del Milan, ha parlato al "Corriere dello Sport" della situazione attuale dei rossoneri, ecco le sue parole

andreaantoniacomi

Il famoso attore Diego Abatantuono, noto tifoso del Milan, ha parlato della sua squadra del cuore al "Corriere dello Sport": "Sicuramente servirebbe un centrocampista di grande talento e di grande visione di gioco. Fabregas? Beh, ci sono dei momenti nella storia rossonera, e questo è uno di quelli, che tu puoi fare un nome a caso e andrebbe comunque bene. Gli insulti a Montolivo sui social? Chi lo ha fatto è stato un imbecille: si può criticare come giocatore ma non sicuramente come persona. E poi scusa, perchè augurare la morte ad un giocatore che si è già fatto male? Magari a uno sano sarebbe stato meglio. Ovviamente sto scherzando."

Il rifiuto di Maldini? "Lui non è uno stupido, se gli hanno proposto di tornare e lui non ha accettato è perchè probabilmente non reputava adeguata la proposta, e non mi riferisco ad una questione economica. A me comunque piacerebbe molto rivederlo. Purtroppo paghiamo ancora un periodo in cui tutti i grandi rossoneri in squadra o nel club sono stati mandati via in blocco, ovvero nell'ultima fase di Allegri o quando l'anno prima era stato ceduto Pirlo. Quello è stato il momento dove si è disgregata la squadra. Sarebbe bastato fare degli addi scaglionati con i necessari rinforzi e la cosa sarebbe stata quasi indolore."

Allegri è il responsabile? "Non penso che sia stata colpa sua, ma è tutto coinciso sotto la sua gestione. Se dovesse rientrare qualche leader rossonero carismatico non sarebbe male, ma di certo dovrà andare d'accordo con la nuova proprietà cinese, sempre che effettivamente abbia comprato il Milan. E soprattutto bisognerebbe capire chi sono queste persone visto che al momento è tutto molto nebuloso."

I cinesi del Milan sono più una commedia o un dramma? "Per ora siamo sulla commedia brillante, perché ancora non si è capito bene il tutto. Il rischio è che potremmo scivolare sul comico secco, oppure rientrare in una commedia di qualità. Speriamo che si realizzi quest'ultima ipotesi".

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