Eppure, come spesso accade nella storia, le grandi imprese nascono da idee che sembrano irrealizzabili. La cosa, come sottolinea Galliani con enfasi, "successe davvero." Quelle parole, pronunciate in un contesto di apparente assurdità, si trasformarono in una profezia auto-avverante. Sotto la guida di Berlusconi e con Galliani come fedele braccio destro, il Milan iniziò un percorso di trasformazione che ridefinì il calcio moderno. Arrivarono Arrigo Sacchi e i suoi olandesi (Gullit, Rijkaard, Van Basten), poi Fabio Capello e un'altra generazione di campioni. Scudetti, Coppe dei Campioni (poi Champions League), Coppe Intercontinentali: il palmarès si arricchì a dismisura, rendendo il Milan un'icona globale.
Galliani, il miglior dirigente di sempre
—Adriano Galliani è stato molto più di un dirigente; è stato l'uomo che ha tradotto in realtà le visioni del Presidente, gestendo il calciomercato con maestria, costruendo rose leggendarie e mantenendo sempre alta l'asticella dell'ambizione.
Il suo racconto non è solo la storia di un successo sportivo, ma anche la testimonianza di come la determinazione, la visione e una buona dose di audacia possano ribaltare ogni tipo di pronostico, anche quello giudicato 'irrealizzabile'.Le sue parole risuonano ancora oggi come un monito per chiunque creda che i sogni, per quanto grandi, non possano mai concretizzarsi. La storia del Milan di Berlusconi e Galliani è la prova vivente che, a volte, per arrivare in cima, basta essere i primi a non ridere.
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