Pianeta Milan
I migliori video scelti dal nostro canale

PIANETAMILAN la storia amarcord “Tutti ridevano di noi. Invece …”: gli 81 anni di Galliani col Milan nel cuore

AMARCORD

“Tutti ridevano di noi. Invece …”: gli 81 anni di Galliani col Milan nel cuore

'Tutti ridevano di noi. Invece ...': gli 81 anni di Galliani col Milan nel cuore
Oggi, 30 luglio, celebriamo il compleanno di Adriano Galliani, che taglia l'importante traguardo degli 81 anni: il passato al Milan
Alessia Scataglini
Alessia Scataglini

Oggi, 30 luglio, celebriamo il compleanno di Adriano Galliani, che taglia l'importante traguardo degli 81 anni. Un'occasione perfetta per ripercorrere la straordinaria avventura di un uomo che, con la sua visione e dedizione, ha contribuito a scrivere alcune delle pagine più gloriose della storia del Milan e del calcio italiano.

Dalle ceneri alla gloria: l'impronta di Galliani sul Milan

—  

Adriano Galliani, un nome indissolubilmente legato alla storia del Milan, ha incarnato per decenni la visione e l'ambizione che hanno trasformato un club in difficoltà nella squadra più temuta e ammirata del mondo. Le sue parole, cariche di una nostalgia palpabile e di un orgoglio giustificato, ci riportano a un'epoca d'oro, iniziata con un atto di fede e un pizzico di sana follia:


"Io sono stato con Berlusconi dal 1979, una vita passata insieme. Credevo nel suo successo perché quando Silvio Berlusconi comprò il Milan il 20 febbraio 1986, una squadra retrocessa due volte in Serie B, a metà classifica o poco più, disse: 'Diventeremo la squadra più forte del mondo, dobbiamo vincere lo scudetto e la Coppa dei Campioni!' Tutti ridevano ma la cosa successe davvero"

Galliani e la presidenza visionaria di Berlusconi

—  

Era un legame di profonda stima e fiducia reciproca, cementato da un obiettivo comune: portare il Milan nell'Olimpo del calcio Italiano e Mondiale.Il 20 febbraio 1986 segna una data spartiacque. Silvio Berlusconi acquista un Milan che definire in crisi sarebbe un eufemismo: una squadra reduce da due retrocessioni in Serie B, navigando a metà classifica con ambizioni ridotte al lumicino diventerà presto la squadra più forte al mondo, contro ogni pronostico. Era facile immaginare lo scetticismo generale, le risate sommesse e le occhiate incredule. Come poteva un club in quelle condizioni osare così tanto?

Eppure, come spesso accade nella storia, le grandi imprese nascono da idee che sembrano irrealizzabili. La cosa, come sottolinea Galliani con enfasi, "successe davvero." Quelle parole, pronunciate in un contesto di apparente assurdità, si trasformarono in una profezia auto-avverante. Sotto la guida di Berlusconi e con Galliani come fedele braccio destro, il Milan iniziò un percorso di trasformazione che ridefinì il calcio moderno. Arrivarono Arrigo Sacchi e i suoi olandesi (Gullit, Rijkaard, Van Basten), poi Fabio Capello e un'altra generazione di campioni. Scudetti, Coppe dei Campioni (poi Champions League), Coppe Intercontinentali: il palmarès si arricchì a dismisura, rendendo il Milan un'icona globale.

Galliani, il miglior dirigente di sempre

—  

Adriano Galliani è stato molto più di un dirigente; è stato l'uomo che ha tradotto in realtà le visioni del Presidente, gestendo il calciomercato con maestria, costruendo rose leggendarie e mantenendo sempre alta l'asticella dell'ambizione.

Il suo racconto non è solo la storia di un successo sportivo, ma anche la testimonianza di come la determinazione, la visione e una buona dose di audacia possano ribaltare ogni tipo di pronostico, anche quello giudicato 'irrealizzabile'.Le sue parole risuonano ancora oggi come un monito per chiunque creda che i sogni, per quanto grandi, non possano mai concretizzarsi. La storia del Milan di Berlusconi e Galliani è la prova vivente che, a volte, per arrivare in cima, basta essere i primi a non ridere.