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24 maggio 1989, Milan-Steaua: la partita perfetta di una squadra perfetta

Milan-Steaua Bucharest, finale Coppa Campioni, 24 maggio 1989
Il 24 maggio 1989 il Milan batte lo Steaua in finale di Coppa dei Campioni, aggiudicandosi il trofeo per la terza volta nella sua storia

È il 24 maggio del 1989, il Camp Nou è gremito di tifosi e colorato di rossonero. Sembra strano, ma per una sera il mitico stadio del Barcellona è stato invaso dagli amanti del Milan. E che Milan, ci sarebbe da aggiungere. Parliamo di una delle squadre che ha cambiato la storia del calcio, il Milan di Arrigo Sacchi, Van Basten, Gullit e Rijkard. Un gruppo pieno di talento ma, soprattutto, una visione calcistica collettiva più avanzata rispetto ai tempi che correvano. Dicevamo, il Camp Nou ospita la finale di Coppa dei Campioni della stagione 1988/89. I rossoneri affrontano la Steaua Bucarest, ma alcuni spiegano che la vera finale c'è stata prima: nel doppio confronto contro il Real Madrid.

Torniamo per un attimo indietro, dunque, poiché per far capire la forza, ma anche l'iconicità, di quel Milan basterebbe scrivere un semplice risultato: 5-0. All'andata le due squadre pareggiano per 1-1 al Bernabeu, a segno Hugo Sanchez per Blancos, Marco Van Basten per i rossoneri. Si prospetta un ritorno tirato, tattico, magari molto falloso. Eppure, il Milan entra in campo e schianta il Real Madrid: 5 gol e 5 firme diverse. Ancelotti, Rijkard e Gullit nel primo tempo, Donadoni e ancora Van Basten nel secondo. Si tratta della sconfitta più pesante mai subita nella storia dei Blancos in una competizione europea. Un record negativo che, tra l'altro, persiste ancora oggi nel 2023 e che neanche il Manchester City di Guardiola (4-0 all'Etihad) è riuscito ad eguagliare.


La cronaca del match

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Riprendiamo dal Camp Nou, poiché il Milan si presenta da assoluto favorito. Lo Steaua di quella stagione è un avversario arcigno ed antipatico, serve una partita dal livello d'attenzione molto alto. Il match inizia e dopo neanche 8 minuti arrivano subito 3 falli dalle dubbie decisioni: una manata al volto di Ancelotti, un'entrata sbilenca su Van Basten e una scivolata pericolosa contro Donadoni. Lo Steaua soffre il palleggio rossonero e gli uomini allenati da Iordanescu avvertono la fatica. Al 16' arriva il gol: Gullit approfitta di una brutta parata di Lung e appoggia in rete per il primo vantaggio della serata.

Il primo tempo vede il Milan raddoppiare. Al 28′ Marco Van Basten si avventa di testa su un cross di Tassotti e segna il 2-0. Ma non finisce qui: al 38′ arriva il tris di Gullit, con un pezzo di bravura dell’olandese che al volo mette il pallone nell’angolino. Un'apoteosi rossonera, con gli uomini di Sacchi che trovano l’ultimo atto ad inizio ripresa. Ancora con Van Basten, che brucia in uscita il povero portiere romeno. Un 4-0 storico, impressionante, che regalerà la terza Coppa dei Campioni della storia del Diavolo, mai così giusta e meritata. Una partita perfetta da parte di una squadra perfetta. LEGGI ANCHE: Nuovo stadio del Milan, le ultime novità del sindaco Sala

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