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Bierhoff: “Piatek ha voglia di fare gol. Gattuso? Carattere e testa sulle spalle sin da calciatore”

Oliver Bierhoff, team manager della Germania (credits: GETTY Images)

Oliver Bierhoff, team manager della Nazionale tedesca, ha parlato ai microfoni del canale tematico rossonero: le sue dichiarazioni

Daniele Triolo

"Oliver Bierhoff, ex attaccante del Milan dal 1998 al 2001 (119 gare e 44 gol), oggi team manager della Nazionale tedesca, ha parlato ai microfoni del canale tematico rossonero, ‘Milan TV’. Queste le dichiarazioni di Bierhoff:

"Su Krzysztof Piatek: “Non ho visto tanto, stiamo facendo dei grandi progetti in Germania, ma quando un attaccante segna ci vuole grinta, carattere, voglia di fare gol. Quando parti bene in stagione, come successe anche a me, che segnai nella prima partita, prendi la spinta e le cose vengono più facili. Bisogna saper sfruttare il momento”.

"Sul suo arrivo al Milan: “Prima avevo una grande voglia di portare la maglia del Milan: fu una spinta, non un peso. Mi portò una grande responsabilità. Quando arrivi nuovo, con la società che vuole rimettersi, che ha nuovi obiettivi, ti aiuta a dare il 100%, a dare il meglio, ad essere concentrato. Il Milan fu la mia prima piazza importante, volevo convincere e sfruttare il momento: mi portò a dare sempre di più”.

"Su Gennaro Gattuso: “Riconosco il Gattuso che conobbi io nel Milan, sicuramente ora è più maturo e tranquillo, ma devo ammettere che quando l’ho visto la prima volta non si poteva prevedere la carriera che poi ha fatto. Faceva di grinta, carattere e lavoro il suo mestiere, mentre al Milan gli altri centrocampisti avevano la tecnica. Ma aveva già carattere, andava per la sua strada, era rispettoso, ma ha cercato sin da subito il suo spazio, con grande cuore. Si vedeva che poteva essere un giocatore importante per il Milan, e già lì si vedeva che poteva essere anche di più, che poteva andare anche oltre. Aveva sempre la testa sulle spalle, era sempre cosciente di ciò che faceva, non si lasciava influenzare, e si vede dalla strada che ha fatto come allenatore. Contento che abbia trovato questo posto, così come per Paolo Maldini che è tornato in società. Sono vecchi compagni”.

"Sullo Scudetto 1999: “Ogni campionato è bello, ma per noi fu una sorpresa. Ricordo la penultima partita a San Siro, quando abbiamo sorpassato la Lazio, fu un momento bellissimo della mia carriera. E ricordo l’ultima partita a Perugia: spero che il Milan possa tornare presto a competere a quei livelli”.

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