Forse Dio gli ha voltato le spalle. O era troppo impegnato per occuparsi dei sogni di gloria di Leandro Grimi. il terzino sinistro che il Milan prelevò dal Racing Avellaneda per 2 milioni di euro nel gennaio 2007. Le sue prime parole da rossonero furono queste: "Maldini è il mio modello, magari un giorno potrei essere come lui. Sono un difensore laterale che va in attacco e se Dio vorrà potrei diventare il nuovo Maldini". Ecco, magari l'Onnipotente è stato solo più lungimirante dei plenipotenziari milanisti. Perchè Grimi nel Milan -e altrove- non diventò mai come Maldini. Infatti non strappò mai applausi ai tifosi rossonerì come il capitano dei capitani. Tutt'al più qualche sorriso. Ovviamente ironico.Il debutto in prima squadra avviene qualche giorno dopo il suo arrivo. A San Siro si gioca l'andata dei quarti di coppa italia e il Milan ospita l'Arezzo che milita in serie B. Finisce 2-0 per il Milan e al 14 del s.t. Grimi entra al posto di Cafu. Passaggio di consegne? Neanche per sogno. Anche perchè Grimi non incanta la platea. La “rosea” gli assegna una sufficienza di incoraggiamento, motivandolo così: “Mezzora sulla fascia. Lavori in corso e si vedono”. In realtà questi lavori in corso sono più lunghi di quelli della Salerno-Reggio Calabria e per vederlo all'opera in campionato – ma i tifosi rossoneri avrebbero anche fatto a meno- bisogna attendere 3 mesi. Entra negli ultimi dieci minuti di Ascoli- Milan 2-5 , quando il risultato è già congelato. In pratica quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare, mentre l'argentino resta in panchina.Le ultime due apparizioni di Grimi con la maglia del Milan coincidono con le ultime due giornate del campionato e con altrettante sconfitte per i rossoneri contro Udinese e Reggina. Sia chiaro, Grimi c'entra poco. E' vero che il terzino argentino offre prestazioni mediocri, ma la colpa è soprattutto del Milan che ha la testa alla finale di Champions contro il Liverpool.Al termine della stagione Grimi collezionerà appena 3 presenze. Doveva essere l'erede di Maldini, ma è diventato il suo fantasma. E' naturale che in estate saluti tutti e si accasi altrove. Finisce al Siena, ma neanche lì convince e si trasferisce in Portogallo allo Sporting Lisbona con una breve e infelice parentesi nel Genk in Belgio.Nel 2012 torna in patria al Godoy Cruz, la squadra di Mendoza. E qualche giorno fa, proprio con la maglia del Godoy Cruz, ha segnato un gol straordinario contro l'Estudiantes. E' partito dalla sua area di rigore, ha messo la quinta, è arrivato a ridosso dell'area avversaria e ha lanciato un missile terra-aria che si è infilato sotto l'incrocio dei pali. Il tutto in 12”, proprio come una Ferrari. Non male per chi al Milan viaggiava a km zero. Come una utilitaria.
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AMARCORD – LEANDRO GRIMI: IL FANTASMA DI MALDINI
Forse Dio gli ha voltato le spalle. O era troppo impegnato per occuparsi dei sogni di gloria di Leandro Grimi. il terzino sinistro che il Milan prelevò dal Racing Avellaneda per 2 milioni di euro nel gennaio 2007. Le sue prime parole da rossonero...
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