"La Milano-Genoa è la rotta preferita dei migranti pallonari. Giovani promesse, discreti calciatori e autentici “pacchi” l'hanno percorsa. Dal rossonero al rossoblu e viceversa. Merito dell'asse di mercato Galliani-Preziosi. Addirittura, con i loro scambi si potrebbe allestire una rosa non eccelsa, ma discreta. Perchè accanto a El Shaarawy, Boateng e Matri, figurano anche Papastathopoulos, Oduamadi, Strasser e Kevin Constant, il protagonista dell'amarcord di oggi.
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AMARCORD – Le due vite di Constant (ino) il grande
Domenica si gioca Genoa-Milan: quale occasione più ghiotta per ricordare Kevin Constant, ex mai rimpianto di entrambe le squadre?
"Chissà quanti tifosi del Diavolo avranno avuto un sussulto dopo aver letto questo nome. In effetti durante le due stagioni (2012-2013 e 2013-2014) a 'San Siro', Kevin Constant ha avuto modo di scandalizzare la platea rossonera, soprattutto sulla sua fascia di competenza: la sinistra. Un tempo quel settore era il feudo di Maldini, le colonne d'Ercole del calcio contro le quali sbattevano e morivano i dribbling degli avversari. Ecco, passare dal “capitano” a Constant è come trasformare la mitologia in un film horror anche di bassa lega dove il terrore corre sull'out di sinistra e “scorre” nelle vene dei tifosi rossoneri. Quante ne ha combinate Constant (ino) il grande con le sue diagonali folli e le sua corsa felpata che lo faceva sgambettare in un eterno replay!
"Non ci mettono molto i milanisti a capire che Kevin non è un fenomeno. Ma, nonostante la sua prima stagione non fosse stata esaltante, i rossoneri centrano comunque la qualificazione in Champions League all'ultima giornata, che garantisce all'ex genoano una piccola immunità. L'anno successivo però le cose vanno diversamente. Il Milan parte male e a novembre è già a distanza siderale dal terzo posto. La contestazione esplode dopo la sconfitta interna (0-2) contro la Fiorentina. Constant ha un battibecco con la Curva, anche se finisce lì e l'incidente sembra rientrare. Il terzino sinistro decide comunque di consolarsi pubblicando una foto su Twitter in cui si mostra a torso nudo con il papillon. Una foto imbarazzante come il momento del Milan. Ma purtroppo per Kevin non passa inosservata: il suo account viene inondato di offese, per lo più da parte di milanisti esasperati, tanto da costringerlo a sospenderlo temporaneamente. Dalla contestazione virtuale a quella reale il passo è breve. Due settimane dopo a San Siro, durante il match contro il Genoa, la “Sud” espone due striscioni inequivocabili: "Constant: invece di fare il pagliaccio e l'arrogante rispetta chi paga per vederti giocare in modo imbarazzante” e “Dagli anni d'oro del grande Milan agli anni di Zapata e di Constant".
"Dopo l'annus horribilis viene ceduto per 2,5 milioni in Turchia al Trabzonspor. Tuttavia anche lì la vita virtuale continua a dargli problemi. Dopo la disfatta in Europa League contro il Napoli, Kevin, dallo spogliatoio del San Paolo, scrive un post in cui in maniera ironica si domanda perché sia stato impiegato per così poco tempo. I turchi, però, non scherzano e la società decide di metterlo fuori rosa, salvo poi reintegrarlo poco dopo. Tuttavia non giocherà più fino alla fine del campionato. Forse questo spiega il boato che si sente al 61' di ogni partita nella curva del Trabzon.
"Mariano Messinese
"Twitter: @MarianoWeltgeis
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