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AMARCORD – Lazio-Milan story: la perla di Weah

George Weah ai tempi del Milan (credits: GETTY images)

Amarcord di oggi ci riporta con la memoria indietro di 20 anni, a uno dei gol più belli di George Weah, uno dei più grandi attaccanti rossoneri

Redazione

In tanti lo avevano detto. La Gazzetta lo aveva anche titolato in prima pagina. Il ciclo degli invincibili di Capello era finito in quella maledetta sera di maggio a Vienna. Milan sconfitto e la Coppa dalle grandi orecchie a Amsterdam. Il colpevole? Un ragazzone di nome Patrick Kluivert che sentenzierà ancora Capello in futuro. Ma con la maglia del Milan. Insomma ai nastri di partenza del campionato 95-96 in pochi pensano a una resurrezione. Tutti i pronostici sono a favore della Juve di Lippi, campione in carica con la prospettiva di aprire un ciclo vincente. Ma il Milan ha due assi nella manica: Roberto Baggio, acquistato proprio dai bianconeri, e George Weah dal Paris Saint- Germain. Il Milan fa sul serio. Quindi. E fin dalle prime giornate mette le cose in chiaro, vincendo 5 partite su 6 e battendo a San Siro proprio la Juve. Ma in pochi credono che quello sia il passaggio del testimone. No, serve un'impresa. Un'altra. Arriverà il 3 dicembre all'Olimpico contro la Lazio.

3 dicembre 1995

Mancano 3' minuti alla fine della partita. E il punteggio non si schioda dallo 0-0. Incredibile, la Lazio di Zeman non sembra proprio saperne di subire gol, nonostante la fama del Boemo e del suo calcio tutto impeto e assalto. Solo la giocata del singolo può sbloccarla. Allora ci pensa Weah. Il liberiano riceve palla da Eranio poco dopo il cerchio di centrocampo. Si gira e vede tutta la difesa della Lazio schierata. Una bella rogna. E' circondato. Parte dalla cosa più semplice: evita il ritorno di Marcolin. Poi decide di sfidare tutta la retroguardia biancoceleste. Li guarda negli occhi prima di  lasciar passare la palla nello spazio claustrofobico tra i centrali biancocelesti. Nello stesso momento innesca il turbo e taglia fuori i due terzini. Ora è tutto solo. Resta solo Mancini, il portiere. In una frazione di secondo deve decidere: uscire a valanga o attendere il rossonero. Mancini sceglie di aspettare in area di rigore. E sbaglia. Weah lo beffa con un tocco di punta: 0-1 e Milan in fuga. Definitivamente. Anche i più scettici abbassano il capo davanti a King George.

Mariano Messinese

Twitter:@MarianoWeltgeis

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