"Può parlare o esprimersi a monosillabi come l'ultima volta. Ma la sostanza non cambia. Tutti pendiamo dalla bocca di José Mourinho. Questioni di tituli (tanti) vinti. O di carisma come nello spot che lo vede protagonista. Insomma, il santone portoghese non parla mai a vanvera. E spesso si rivela un profeta. Per esempio alla vigilia della sfida di Champions tra Milan-Real Madrid del 3 novembre 2010, disse: “Allegri può schierare anche 10 punte. L'importante è che non giochi Inzaghi. Altrimenti è dura”. Traduzione dal “mourinhese”: stilettata agli altri attaccanti del Milan, cioè, Ibrahimovic e Ronaldinho, non proprio gli ultimi arrivati. E frecciatina ad Allegri che ha impiegato Superpippo meno degli altri due. I fatti daranno comunque ragione al tecnico delle Merengues.
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AMARCORD – Cinque anni fa la doppietta di Superpippo Inzaghi a Mourinho
Nella stagione 2010-2011, in Champions League, Inzaghi realizzò una doppietta nel pareggio 2-2 del Milan contro il Real Madrid a 'San Siro'
"Il Real è più squadra del Milan. E gioca anche meglio. Il primo tempo è un monologo dei Blancos. Anche se bisogna attendere l'ultimo minuto di gioco per assistere al vantaggio degli ospiti: assist di un ispiratissimo Di Maria per Higuain che brucia Abbiati. Dopo un quarto d'ora della ripresa, Allegri sostituisce Ronaldinho che in pratica non l'ha mai beccata, sempre anticipato dagli interventi puntuali di Sergio Ramos. Al posto del brasiliano entra proprio Superpippo. Mourinho trema. Spera di sbagliarsi. Almeno stavolta. Invece, no! La lingua di Mou non tradisce. Mai.
"Infatti a Inzaghi bastano meno di dieci minuti per timbrare il cartellino, a differenza di certi impiegati comunali di Sanremo: Ibra sguscia via a Pepe e crossa in bocca a Casillas, ma il portiere ha una presa difettosa, un tempo di troppo, una respinta corta. E' un invito a nozze per quello scapolone di Superpippo che si avventa come un falco su quella palla e anticipa tutti. Il Milan ha pareggiato. Ma Inzaghi non è sazio. Altri dieci giri di lancette e Gattuso innesca l'attaccante rossonero. Il movimento è sul filo del fuorigioco, la specialità della casa. Anche se questa volta è oltre l'ultimo difensore. Il guardialinee tiene il braccio abbassato e Inzaghi beffa ancora Casillas.
"San Siro è una bolgia. Festeggia il sorpasso e il 70° gol in Europa del centravanti. Tutto sembra perfetto. E così bello. Come nei sogni. Il guaio è che prima o poi bisogna destarsi. E il Milan si sveglia nel modo più brusco possibile: al 94' Pedro Leon (Chiiii? Direbbe Maurizio Mosca se fosse ancora qui con noi) supera Abbiati e fa 2-2. Come ricevere una secchiata d'acqua gelida a prima mattina. Finisce 2-2. L'impresa svanisce sul più bello. Ma in compenso i rossoneri sono sempre più vicini alla qualificazione. E Inzaghi scavalca Raul nella classifica dei migliori marcatori di sempre nelle competizioni europee. Che nostalgia!
"PS. Una chicca per i lettori di Pianeta Milan: Le pagelle di 'SportMediaset' sui protagonisti del match:
"Inzaghi 8 - Settanta gol in Europa bastano a spiegare il motivo per cui Mourinho temeva soltanto lui. Entra quando la barca sembra già affondata e la guida fin quasi sulla riva con due gol in dieci minuti. Non ci fosse Pedro Leon a rovinargli la festa, toccherebbe riesumare vecchi titoli per lui mai in disuso. Semplicemente mostruoso.
"Ibrahimovic 5,5 - L'assist per il primo gol di SuperPippo e un finale di gara incoraggiante non cancellano almeno 70 minuti da fantasma. Sbaglia due gol enormi e passa più tempo a litigare con gli avversari di quanto non ne servirebbe per rendersi utile ai compagni.
"Ronaldinho 4,5 - Immaginando le indicazioni della vigilia, chissà che goduria per Mourinho a vedere Sergio Ramos anticiparlo regolarmente per ripartire in velocità. Il Gaucho se ne torna sulla sinistra e da quella posizione non la vede praticamente mai. Prima di lasciare il passo a Inzaghi trova almeno un corridoio buono per Ibra. Resta l'unica pennellata di colore all'interno di una partita sbiaditissima.
"Mariano Messinese
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