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Verso Milan-Torino, ecco l’analisi tattica del match di San Siro

Ante Rebic ed Armando Izzo in Milan-Torino di Coppa Italia (credits: GETTY Images)

Milan-Torino sarà una gara importantissima per entrambe le squadre, che hanno la necessità di rilanciarsi. Ecco l'analisi tattica del match

Renato Panno

ULTIME NEWS MILAN - Manca davvero poco ormai, Milan-Torino andrà in scena a San Siro alle ore 20:45. Le due squadre che si affronteranno sono entrambe alla ricerca disperata di punti: i rossoneri per riconquistare la sesta piazza in classifica, che vorrebbe dire Europa League, e i granata perché sono entrati in un vortice da cui stanno facendo fatica ad uscire. Ed ecco che, per risolvere le rispettive situazioni, le due squadre cercheranno di adottare alcune soluzioni per avere la meglio sull'avversario. Ecco l'analisi tattica del match di questa sera.

Milan e Torino scenderanno in campo non a specchio, ma utilizzeranno moduli differenti. I rossoneri, nonostante l'assenza di Hakan Calhanoglu, confermeranno quel 4-2-3-1 che sta dando buone risposte ultimamente. I granata riproporranno il 3-5-2 di mazzarriana memoria, anche dopo il suo esonero. Detto dell'assenza pesante del turco, anche la squadra di Moreno Longo dovrà fare a meno di un baluardo difensivo come Armando Izzo, sostituito dal meno esperto Lyanco. Anche se non segna da 690 minuti, il pericolo numero 1 per il Milan non può che essere Andrea Belotti. Il 'Gallo' ha punito i rossoneri nella gara d'andata e ha dimostrato quanto possa mettere in difficoltà la difesa.

Difesa che non può non tener d'occhio anche Cristian Ansaldi, fonte inesauribile di assist per i compagni. L'argentino è un fattore determinante per la sua squadra e con le sue discese fa spesso male. Mai lasciare l'uno contro uno ad entrambi, dotati di forza fisica e tecnica di certo non comuni. In fase offensiva il Milan non deve commettere l'errore di lasciare isolato Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese, pur possedendo una stazza fisica imponente, potrebbe far poco contro i tre difensori centrali avversari. Sta ai trequartisti, dunque, supportarlo nel migliore dei modi per farlo rendere al meglio.

Infine, occhio alla possibile inferiorità numerica a centrocampo. In quel caso Ismael Bennacer e Franck Kessie andrebbero in difficoltà. Ulteriore lavoro per i trequartisti, veri e propri aghi della bilancia dell'equilibrio rossonero. Intanto ecco le condizioni di Hakan Calhanoglu, continua a leggere >>>

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