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Milan, Rebic ‘Dr. Jekyll e Mr. Hyde’: qual è la sua vera natura?

Ante Rebic al termine di Brescia-Milan (credits: GETTY Images)

Ante Rebic ha regalato sei punti al Milan in occasione delle gare contro Udinese e Brescia. Da titolare, però, il croato ha fatto un passo indietro

Renato Panno

ULTIME NEWS MILAN - Ultimo giorno della sessione estiva: il Milan cerca un esterno d'attacco a causa del repentino cambio di idea di Marco Giampaolo di adottare il 4-3-3. Inoltre la volontà di cedere André Silva era sempre nei pensieri della dirigenza. Con una sola operazione, i rossoneri hanno così soddisfatto entrambe le esigenze: il portoghese si trasferisce all'Eintracht Francoforte, con Ante Rebic che arriva a Milano. In Germania il croato si è affermato dopo la non fortunata parentesi italiane con le maglie di Fiorentina e Verona. Inoltre, con la sua Nazionale, Rebic è stato uno dei titolari della straordinaria impresa al Mondiale, terminato al secondo posto alle spalle della Francia.

L'obiettivo era quello di regalare all'ex tecnico della Sampdoria un giocatore che fosse in grado di far fare il cambio di passo ad un Milan abbastanza impacciato. Nonostante le grandi premesse, Rebic ha fatto pochissimo nella prima parte della stagione, non venendo quasi mai utilizzato né da Giampaolo né da Pioli. Dopo le vacanze di Natale qualcosa è cambiato: come affermato dall'allenatore rossonero, l'attaccante è rientrato in gruppo con un'altra verve che gli ha permesso di ritagliarsi quanto meno uno spezzone di partita con risultati straordinari. Rebic è entrato a gara in corso contro Udinese e Brescia e ha regalato sei punti ai suoi grazie a tre gol segnati nei minuti finali. Da qui, si è chiesto a gran voce il suo utilizzo dal primo minuto, per sfruttarne a pieno il momento d'oro.

Occasione è arrivata in Milan-Verona, a causa del forfait improvviso di Zlatan Ibrahimovic. Durante il primo tempo, Rebic ha seminato il panico spesso e volentieri nella difesa ospite, ma nel secondo tempo ha fatto fatica ad incidere. Finte, strappi e forza fisica sono le sue più evidenti qualità, mostrate però a tratti dal giocatore all'interno di una partita intera. Inoltre, contro il Torino, Rebic ha rischiato di commettere una grossa ingenuità, rifilando ad Izzo una gomitata che poteva costargli caro. Da ciò si evince la sua difficoltà momentanea a restare sul pezzo e la sua propensione all'errore. Qual è dunque la sua natura? Giocatore straripante che regala strappi e forza fisica, o giocatore con poca testa e incline all'errore che si estranea dal match con facilità? Questo bisogna ancora capirlo, perché Rebic non ha fatto niente per confutare l'una o l'altra ipotesi. Il Milan spinge per lavorare sulla sua parte migliore e allontanare i continui blackout. Solo così si avrebbe un Rebic tirato a lucido e pronto a diventare un fattore per il Milan. Intanto ecco le parole di Luciano Spalletti sul suo mancato approdo al Milan, continua a leggere >>>

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