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Milan, Giménez: “Sono pronto per giocare. Ibrahimovic idolo” | LIVE News

Stefano Bressi Redattore 
Alle ore 12:00, a 'Casa Milan', la conferenza stampa di presentazione di Santiago Giménez, nuovo attaccante rossonero: il nostro LIVE

Amici di 'PianetaMilan.it', benvenuti a 'Casa Milan' dove tra poco, alle ore 12:00, ci sarà la conferenza stampa di presentazione di Santiago Giménez. È l'attaccante che il Milan ha prelevato dal Feyenoord nell'ultimo calciomercato invernale per 35 milioni di euro bonus inclusi. Restate con noi, dunque, per il LIVE testuale della conferenza, con tutte le dichiarazioni del centravanti messicano classe 2001 in diretta.

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Termina qui la conferenza stampa.

Se può diventare più forte di Hugo Sanchez: "Non sono qui per fare confronti con altri giocatori. Sono qui per seguire la mia strada e lasciare il mio sogno. Voglio fare il mio percorso con umiltà e fede. Farò la mia strada, non mi paragono. Sono Gimenez e voglio aprirmi la mia storia da solo".

Sulle pressioni da messicano e se ha parlato con Conceicao: "Ogni giocatore deve portare la propria bandiera sul campo. Ora è il mio turno. Una grande responsabilità, una grande emozione. Voglio lasciare il segno. Siamo un Paese molto unito e vogliamo il meglio gli uni per gli altri. Quando sarò al Milan avrò accanto a me tutto il Messico e mi riempie di orgoglio".

Sul ritorno a Rotterdam da avversario: "Sarà una serata speciale. Emozionante giocare con i miei vecchi compagni".

Le emozioni e l'ambiente: "Il Milan per me è un vestito su misura. C'è passione, potenza e fame di vittoria. Ha uno spirito importante e mi identifico molto in questo. Farò di tutto per lasciare il segno".

Cosa voleva dire con l'esultanza con il Bayern Monaco: "Anche nelle partite prima lo facevo. Per dire che siamo presenti, che siamo il Feyenoord, ma a livello mediatico è scoppiato uno scandalo".

Il significato della maglia numero 7 e se ha temuto che la trattativa non andasse in porto: "Quest'estate il Milan ci aveva provato ed è sempre stato un sogno e un obiettivo. Lo ripeto, però io mi concentro su lavorare e giocare. So che le porte restano aperte. Sapevo che il Milan mi stava seguendo ed era una motivazione. Il 7 ha tanto significato, numero libero e di Shevchenko, una grande motivazione. Poi nella Bibbia il 7 è il numero perfetto".

Quanto è stato difficile convincere il Feyenoord: "Direi che dovrebbe rispondere Ibrahimovic, gli avvocati e i rappresentanti. Sono loro che hanno negoziato e hanno dovuto spingere. Io ho dovuto giocare e lasciare tutto a Dio, poi è andata bene perché Dio ha voluto. Noi non pensiamo ai negoziati, i giocatori pensano a giocare".

Il suo pregio e difetto e se c'è un attaccante a cui ti ispiri: "Un giocatore che seguo molto, non solo perché è qui, ma anche per la sua storia è proprio Ibrahimovic. Tutto ciò che diceva lo si vedeva anche in campo. Sento la responsabilità di essere qui ed è meraviglioso. Ho nella potenza il punto forte, ma devo limare alcuni dettagli nei vari momenti del gioco. Lo farò nella mia permanenza qui, darò tutto".

La sua idea da fuori del Milan e quanti gol pensa di poter fare: "Quello che posso promettere è che darò tutto in campo. Non credo nell'individualismo, ma nel gioco di squadra. Penso che siamo una grande squadra. Possiamo vincere. Non posso promettere un numero X di gol, ma farò il massimo".

Come ha vissuto la trattativa e se ha sentito Conceicao: "Per prima cosa, anche se mi stavano seguendo dal mercato scorso, io da giocatore cerco di concentrarmi solo sul gioco. Il gruppo dietro di me, la mia famiglia, ha fatto che fosse possibile. Io sono uomo di fede e lascio tutto nelle mani di Dio, ha fatto sì che fosse possibile".

Come sta e se può giocare mercoledì: "Effettivamente ho avuto un piccolo infortunio, ma sono prontissimo adesso".

Le sue emozioni: "Ho sempre sognato di giocare in Europa, ora lo sto facendo in una delle più grandi squadre".