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Milan, Allegri: “Divertirsi, con grinta, vincendo” | LIVE News

Milan, è il giorno di Allegri: la conferenza di presentazione | LIVE News
A 'Casa Milan' conferenza stampa di presentazione di Massimiliano Allegri come nuovo allenatore dei rossoneri: il nostro LIVE testuale
Stefano Bressi
Stefano Bressi Inviato, responsabile social, redattore 

+++ LIVE MILAN, LA CONFERENZA DI PRESENTAZIONE DI ALLEGRI +++

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Amici di 'PianetaMilan.it', benvenuti a 'Casa Milan', dove tra poco, alle 13:00, andrà in scena la conferenza stampa di presentazione di Massimiliano Allegri, nuovo allenatore dei rossoneri, alla sua seconda esperienza con il Milan dopo le tre stagioni e mezza vissute tra il 2010 e il 2014. Restate con noi, dunque, per il LIVE testuale della conferenza del tecnico livornese. Qui tutte le dichiarazioni in diretta!

Come si arriva in finale di Champions League giocando male, se è stanco di questa nomea: "Non sono stanco. È il gioco della parti, mi divertono queste cose e ci gioco sopra. Però per me l'importante è il risultato. Se vinci sei un bravo ragazzo, se perdi... Faccio sempre l'esempio del gol di Cristiano Ronaldo in rovesciata: nessuno ricorda l'azione. La gente viene per vedere i gesti tecnici. Poi è un gioco di squadra ed è vero. Se poi 1 la passa al 2 e il 2 al 3, che sbaglia, il gioco di squadra è già finito".

Se i suoi risultati sono una garanzia per il Milan: "Non so cosa sia mancato l'anno scorso, da fuori sono chiacchiere da bar. Quello che posso dire e ripeto è che inizia una stagione nuova. Abbiamo obiettivi, a partire dal 17 agosto. Bisogna lavorare quotidianamente, giorno dopo giorno, molto duramente. Solo così si dà continuità. La partita secca è diversa. Bisogna essere bravi a capire questa cosa. Bisogna farlo velocemente, tutti. Tutti saranno importanti. A fine anno bisogna raggiungere gli obiettivi".

Se Rafa Leao va imbrigliato o paraocchi e si va al galoppo: "Paraocchi no si vede solo da una parte. Rafa Leao ha caratteristiche straordinarie, ma devo metterlo sempre in condizione di fare il meglio".

Sull'Allegria che trasmette: "Bisogna divertirsi, con grinta, vincendo. Questo è il giusto mix. Facciamo un lavoro meraviglioso, ma va fatto con passione. Questo porta a fare delle cose".

Sul Milan che deve dominare le partite e se vuole tornare al gioco di possesso e se qualcuno della rosa ha qualità tale da batterlo: "Per loro fortuna non ce la faccio più a tirare in porta. Io credo che quando abbiamo la palla dobbiamo attaccare bene e fare gol e quando no, difendere bene e non prendere gol. Ci sono vari modi di difendere e attaccare, ma ci sono solo due fasi".

Se è un po' la sua rivincita: "No, assolutamente. L'ho detto, posso solo ringraziare la Juventus. L'offerta più importante per me era il Milan, sono contento di essere qui. Fascino meraviglioso".

Sui tanti gol subiti dal Milan negli ultimi anni, che tipo di terzini si aspetta e se vuole centrali diversi: "Di mercato non parlo. C'è il direttore che ci pensa. Jimenez può fare il terzino, Bartesaghi è un giovane forte, lavoreremo con questi, poi la società ha tempo e modo per sistemare le cose. I centrali sono forti e con margini di miglioramento importanti, con caratteristiche diverse. Pavlovic ha tanti margini, anche Fikayo Tomori, pure Thiaw e Gabbia che è un ragazzo esemplare".

Quali squadre teme di più: "Con Thiago Silva ogni tanto ci sentiamo... Le squadre che sono sempre al vertice sono il Napoli, che è la favorita perché esce vincente, l'Inter, la Juventus, l'Atalanta, la Roma... Sono sempre sette o otto, non è facile entrare nelle prime quattro".

Quanto servirà lavorare sulla testa della squadra: "Lo scorso anno non posso giudicarlo. Da oggi lavoro con questo gruppo, ora al più presto bisogna diventare una squadra. Prima diventiamo squadra e prima facciamo risultati. Ho visto ragazzi disponibili e attenti. Oggi si inizia con la palla, la cosa più difficile. Io sono fiducioso. Io devo prendere il meglio dell'anno scorso. Abbiamo parlato anche con la società, non serve una rivoluzione, bisogna lavorare con ordine e responsabilità. Poi ci sarà Tare che da qui al 31 agosto prenderà le occasioni".

Come ha ritrovato Ibrahimovic e se ha provato convincere Theo Hernandez: "Ibrahimovic non l'ho ancora visto, lo aspetto. Ci siamo contattati appena c'è stata l'ufficialità. Sono molto contento. Mi ha regalato il primo Scudetto insieme agli altri. Ora ha iniziato una nuova carriera, è un consulente della società, ha la mentalità vincente. Theo Hernandez ha fatto una scelta diversa, gli auguro le migliori fortune".

Se la parola Scudetto è obbligo, ossessione o obiettivo: "Puntare allo Scudetto è un proclamo che serve più a voi. Una grande squadra come il Milan deve sempre ottenere i massimi risultati. Il campionato non mente, il campo dirà quanto saremo bravi. Ogni giorno devi stare là a lavorare, perché tutte le partite sono importanti e giochi per i 3 punti, che servono per arrivare in alta classifica. Però se ne riparla a marzo, fino a marzo si costruisce".

Come e quanto è cambiato Allegri in 15 anni: "Sono cambiato tanto, è normale. 15 anni fa avevo i capelli... I giovani non sono più o meno bravi degli anziani, è questione di esperienze. Nella vita è così, non solo nel calcio. Tra un mese faccio 58 anni, rispetto a quello che ero la prima volta sono completamente diverso. I 4 anni di Milan, oltre ai 2 di Cagliari, e gli 8 di Juventus, mi hanno insegnato molto. Mi hanno ingigantito un bagaglio di esperienza che mi porto dietro. Devo ancora incrementarlo. Non si finisce mai di imparare, finché siamo dentro c'è la possibilità di migliorare. Il mantenimento non esiste: o si migliora o si peggiora. Se non si migliora, si peggiora".

Da dove ha la convinzione di Rafa Leao che farà una grande stagione: "Spero di riuscire a tirargli fuori quel qualcosa in più. Va verso la maturazione. Penso che come ragazzo sia più responsabile. Ci ho parlato".

Se vuole un centravanti in più per vincere le partite in cui si gioca male e che rapporto ha con Vlahovic: "Vlahovic è della Juventus, come ragazzo l'ho visto crescere. Non sono amante delle statistiche, però ci sono dei numeri da cui non si può scappare. Negli ultimi 15/16 campionati, solo un anno non ha vinto la miglior difesa. L'anno di Sarri alla Juventus, con 43 gol presi. Quando facevo l'album delle figurine, vedevo che la difesa è ciò che conta. Se prendi 40 gol fatichi".

Se ha incontrato la proprietà e sulla delusione dei tifosi: "Ho incontrato la proprietà, un piacevole pranzo e sono stato molto contento. Per quanto riguarda i tifosi, la cosa più importante è lavorare bene, giorno dopo giorno. L'unica cosa per riconquistare il rispetto dei tifosi è lavorare bene, con responsabilità e professionalità. I risultati sono la cosa che contano di più. I tifosi ci dovranno dare una mano, avremo bisogno di loro".

Se la situazione societaria è più chiara rispetto alla scorsa stagione: "Ciò che è successo fino a un mese fa non lo so e non posso dirlo. Io posso solo dire che ho trovato una società con chiarezza nei ruoli, la cosa più importante. L'arrivo di Tare è un valore aggiunto l'importante è andare tutti in un'unica direzione. Il blocco dalla proprietà fino ai magazzinieri bisogna lavorare per il bene. Per mettere i giocatori nelle condizioni di farci vincere le partite".

Dove vanno collocati Modric e Ricci: "Modric aspettiamo che arrivi, arriverà in agosto. Non c'è bisogno di presentazioni, è straordinario. Abbiamo lui, Ricci e Ruben, che penso sia un giocatore molto importante. Due anni fa ha fatto 12 gol. Bondo, Fofana, Musah... Ottimi giocatori. Giocheremo coi tre centrocampisti, poi a seconda delle caratteristiche capiremo come schierarli e farli rendere al meglio".

Visto che fa catenaccio, un po' di notizie, se si va col 4-3-3: "Catenaccio no, sennò dicono che sono difensivo. Offensivo. Dove si va? Iniziamo a metterne 10 bene. Ho visto stamattina Maignan e Rafa Leao, sono contenti e sono contento che Maignan sia rimasto. Rafa Leao straordinario, farà una grande stagione".

Se il Milan può fare come il Napoli: "Io posso dire solo che quando si lavora al Milan bisogna avere tutti l'ambizione di ottenere i massimi risultati. Per farlo bisogna cominciare a lavorare. Con la convinzione di ottenere il massimo dei risultati. Poi se saremo bravi a marzo a essere dentro le posizioni importanti, ci giocheremo la stagione. Poi ora non serve a niente dire che vinceremo il campionato. Dobbiamo essere responsabili e concreti. Si ottengono i risultati con passione e lavoro".

Da che certezze deve ripartire il Milan visti gli addii e su Vlahovic: "Per quanto riguarda il mercato c'è Tare, che monitora. Io condivido tutti i giorni le opportunità che ci sono. Per quanto riguarda le uscite, sono state condivise. Oggi ho 25 giocatori e sono molto contento. Tra l'altro tre devono rimanere fuori perché oggi più di 23 non li posso far giocare. Bisogna fare le cose bene. Bisogna essere pronti per il 17 agosto, per noi è dentro o fuori e serve per preparare bene l'inizio".

Come ha vissuto questi mesi e perché ha scelto il Milan: "Sono molto affezionato al Milan, ho vinto il primo Scudetto, e quando mi hanno chiamato l'ho subito incontrati. Ero entusiasta e in un'ora abbiamo deciso di iniziare insieme. Sono contento ed entusiasta".

Se gli hanno chiesto la seconda stella e quanto sarà di corto muso il suo Milan: "Non è questione di corto muso e cosa mi hanno chiesto. Bisogna lavorare bene e riportare il Milan in Europa, tutti lo pensano. Possiamo arrivarci, solo col lavoro di ogni giorno. Sono molto fiducioso".

Che spiegazione si è dato sulla scorsa stagione e cosa può portare: "Il calcio è difficile, quando lo spiegano. C'è un esempio banale: credo che lo Spezia abbia giocato il playoff con un solo giocatore diverso rispetto all'anno prima che ha fatto i playout. Non c'è una spiegazione. Non sta a me dire cosa non ha funzionato, io ero fuori, ho solo guardato. Oggi inizia una nuova stagione e bisogna concentrarsi su questo. Il Milan ha vinto un trofeo, ha fatto una finale e ottime partite singole. Devo prendere di positivo ciò che è stato fatto. Quando succede questo significa che il valore c'è. Sta a me lavorare tutti insieme e farli rendere al meglio. Per arrivare al massimo risultato. Bisogna sempre ottenere il massimo, mai accontentarsi. Bisogna avere dedizione nel lavoro, giorno per giorno. Soprattutto in campionato, dove non è una partita secca, bisogna viaggiare a velocità di crociera. Per fare certi risultati bisogna fare un tot di punti. Fare dei gol e prenderne meno. La differenza reti nel campionato italiano ha sempre fatto la differenza".

A fine stagione soddisfatto se...: "Iniziamo a pensare al primo allenamento. Dobbiamo iniziare la stagione con entusiasmo, passione e lavoro. Con senso di responsabilità e determinazione. Per essere a marzo di raggiungere gli obiettivi a fine anno. Il primo obiettivo è tornare a giocare la Champions League, a marzo bisogna essere lì".

In 15 anni ha vinto più del Milan e se gli hanno chiesto di vincere e se ha riprovato emozione entrando nella camera 5 a Milanello: "Numero fortunato per me il 5. Nata mia figlia, che mi ha reso nonno. In 15 non ho vinto più del Milan, diciamo che ho avuto la fortuna di lavorare 4 anni al Milan, ricordando il presidente Berlusconi, con Galliani e tutti, con cui ho avuto la possibilità di vincere grazie a società e giocatori. Poi sono andato alla Juventus e colgo l'occasione per ringraziare per gli otto anni, con persone che mi hanno sostenuto nel quotidiano. Anche il presidente Agnelli, a cui sono legato. Io cerco di mettere i giocatori nelle condizioni di regalare soddisfazioni e vittorie importanti. Ma tutto nasce dalla società. Deve essere un blocco unico, di sostegno. Com'è stato il Milan e come lo sarà. Sono convinto. La rosa del Milan è ottima, ora inizio a conoscere i giocatori. Sono di valore. Si stanno monitorando le situazioni. Bisogna arrivare al 31 agosto al meglio. Iniziare a lavorare per far sì che i primi 6 mesi, che sono molto importanti, per mettere le basi per marzo dove si decide la stagione. Intanto però testa al 17 agosto".

Se ha respirato unità d'intenti: "Da quando sono arrivato, abbiamo cominciato a lavorare insieme. Col direttore e tutti i componenti della società. Per ottenere risultati bisogna essere un blocco unico, con un'unica direzione. Con responsabilità e professionalità per una società importante come il Milan. Condividiamo quotidianamente le dinamiche. Da stamattina abbiamo fatto il primo allenamento. Inizia questa fantastica avventura. Sono contento ed entusiasta. Con entusiasmo sono tornato al Milan, dove ho trovato tante persone che ho lasciato e tante persone nuove, che sono uno stimolo importante".

Si presenta Allegri: "Buongiorno e ben trovati. Inizia la nuova avventura e cercheremo di ottenere risultati".