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LIVE Inter-Milan: la conferenza di Gattuso

LIVE Inter-Milan: la conferenza di Gattuso

Daniele Triolo

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Termina qui la conferenza stampa di Gennaro Gattuso

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Sulla difesa: "Giro la domanda: si possono subire due gol e farne tre. Secondo i nostri dati, difendiamo molto meglio dell'anno scorso, subiamo meno tiri. Abbiamo preso pochi gol a difesa schierata. Dobbiamo riuscire a stare sul pezzo per 90', non puoi pensare che le partite siano finite". 

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Su chi toglierebbe all'Inter: "Son tutti forti, toglierei tutti gli undici titolari. Il collettivo fa paura, non il singolo giocatore". 

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Su Montolivo: "Si allena con la squadra, quando non lo fa è perchè faccio undici contro undici. Contro Montolivo non ho niente. Io faccio delle scelte, a livello tecnico-tattico sto portando avanti un progetto. Non è una scelta di simpatia". 

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Sul futuro della Federazione: "Non è un bel vedere quello che sta succedendo in questi anni. In questo momento il calcio italiano ha bisogno di persone che riescano a guidarlo. Il calcio sta cambiando, abbiamo bisogno di stabilità. Non serve gente che pensi alla poltrona, ma gente che faccia cambiamenti importanti. La priorità è mettere a posto tutte le leghe, facendo tornare la gente allo stadio. Come siamo bravi a fare le Olimpiadi a Milano e Cortina, ci può essere lo stesso impegno per migliorare il nostro calcio". 

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Se pensa di vincere il derby: "Non lo so, spero. Nel calcio non si sa mai, l'unica mia preoccupazione è prepararlo nel migliore dei modi". 

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Su Conti: "Sono due settimane piene che lavora con noi, dobbiamo portarlo ad entrare nei contrasti. La decisione sarà mia e dei medici, vedremo come andrà anche con la Primavera". 

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Sulle parole di Berlusconi: "Non posso convincerlo, è stato uno dei presidente più vincenti della storia del calcio mondiale. Non sono arrabbiato perchè non c'è nulla di nuovo. Non lo sento da due mesi, ma per diverse settimane ci sentivamo spesso. Mi ha sempre detto che dovevo giocare a due punte. Ho grande rispetto per lui, è grazie a lui che abbiamo vinto tanto. Quello che dice, non mi fa cambiare nulla. Gli ho dato le mie spiegazioni, ma può dire quello che vuole, sa che non mi offendo. L'affetto e la stima resteranno sempre. Secondo me non è vero che non gli piace questo Milan...". 

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Su Calabria-Abate: "Vediamo, ho scelto chi gioca. Ci ho pensato un po', in questo momento non dobbiamo andare alla ricerca dell'esperienza, ma dobbiamo vedere chi sta meglio e chi la sente meno. Dobbiamo fare una partita con personalità e stare attenti quando ci attaccano. Calabria, quando gioca, ha grande mentalità, non sembra un Under 21. Mi piace molto, non ha paura. Abate, in questo momento, sta dando tanto sia dentro che fuori dal campo". 

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Su Spalletti: "Io vicino a lui? La strada è ancora lunga, ci sono 20 anni di esperienza di differenza. Per l'età che ha, trova sempre situazioni tattiche importanti, cambia spesso. E' sempre bravo a capire quando cambiare". 

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Su Calhanoglu: "Ci ho parlato, come parlo con tutti, è un giocatore vivo. Nelle ultime due partite con la Nazionale ha giocato molto bene. Spero di vedere lo stesso Calhanoglu che ho visto negli ultimi dieci giorni. Ci sta che un atleta abbia delle difficoltà, bisogna capire come farlo esprimere al massimo e capire se il problema è fisico, mentale, tattico o famigliare. Bisogna lavorare sulla sua testa, si allena con professionalità. Ha avuto problemi famigliari, ha bisogno di affetto e di qualche chiacchiera in più degli altri". 

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Su Caldara: "Domani viene in panchina, si è allenato totalmente l'ultima settimana. Ha ancora un piccolissimo fastidio, ma sta bene". 

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Sulla fisicità dell'Inter: "E' la loro caratteristica, la nostra è la tecnica. Se perdi una marcatura in area ti puniscono. A ciò abbinano anche qualità". 

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Se dovessi scegliere un giocatore con cui ha giocato da schierare domani: "Sono troppi: Maldini, Nesta, Stam, Kaladze, per non parlare degli altri ruoli... La storia è la storia, vedremo domani". 

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Sul Milan: "A tratti abbiamo espresso un buon calcio. I nuovi arrivi hanno dato qualcosa, Higuain ha alzato l'asticella. Le prestazioni sono simili a quelle dell'anno scorso, anche se creiamo e finalizziamo molto di più". 

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Sulla partita: "Non ho l'ansia, ho la consapevolezza che siamo forti. Dobbiamo giocare con tranquillità e senza paura". 

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Sulla grinta: "Non si trasmette, ciò che si trasmette è la mentalità, che è diverso. Spesso bisogna capire con chi stai parlando, devi sapere chi hai di fronte. L'anno scorso ho commesso quest'errore all'inizio. E' per questo che voglio preparare la partita con tranquillità". 

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Su Paquetà: "Ne parlerò quando arriverà, parlo solo dei miei giocatori. Dirò cosa ne penso quando arriverà". 

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Su Higuain: "Mi affido al collettivo, Higuain segna solo grazie alla squadra, non come Weah che ne dribbla dieci contro il Verona. Dobbiamo fare arrivare tanti palloni per metterlo in condizione di segnare". 

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Su come si vince un derby: "Boh. Con grandi giocate, con un pizzico di fortuna...Ho rivisto poco fa il derby dell'anno scorso, siamo stati molto fortunati, meritavano loro. Da giocatore ero testo, la vivo meglio da allenatore, perchè il tempo mi passa". 

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Sulla classifica: "Non ci penso, penso a preparare bene la partita e a fare una buona prestazione. Siamo alla nona giornata, ci sono ancora tanti punti a disposizione. Non penso ai punti di svantaggio". 

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Sui problemi fisici: "Qualcuno ha qualche problema, vedremo domani...".

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Sul derby: "E' importante per le tifoserie, ma i punti sono gli stessi. Bisogna preparare le partite, per l'ambiente è una partita particolare. Nel sentire i miei giocatori e vedere come si allenano, c'è la consapevolezza di essere più forti e maturi. Dobbiamo mettere in campo questi miglioramenti". 

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Sui pronostici: "Non mi danno fastidio, i giocatori dell'Inter hanno caratteristiche diverse dalle nostre. Anche loro provano a giocare, abbinano qualità alla fisicità. Noi pecchiamo di un po' di fisicità, la differenza è questa. A livello tecnico non siamo inferiori, anzi, abbiamo qualcosa in più". 

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Sulla crescita: "Siamo in crescita, domani dobbiamo fare bene tutte e due le frasi, non basta saper solo palleggiare e creare occasioni da gol. Dovremo saper soffrire e tenere bene il campo, hanno caratteristiche ben precise che possono metterci in difficoltà. In quest'ultimo mese siamo migliorati molto a livello mentale".

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Sulle frasi dei suoi giocatori: "C'è anche chi mi odia. Quando inizia l'allenamento voglio intensità, al termine si può parlare anche delle questioni famigliari. Sono aperto a tutto, ma mi piace essere coerente e fare delle scelte. Quando parlo alle persone non ho peli sulla lingua, mi piace fare questo lavoro. Queste parole mi hanno fatto piacere. Se ascoltate tutta la squadra, il 70/80% dice così, gli altri mi massacrano". 

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Sulla squadra alla vigilia: "La serenità la dà l'allenatore. Spesso mi son sforzato a creare un clima tranquillo, questa settimana mi è uscito in maniera spontanea. I ragazzi si sono allenati con grande voglia, nonostante qualche problemino a livello fisico. Ho visto un ambiente sereno, che ha lavorato al meglio". 

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Sui big match: "L'Inter è una squadra forte, non solo sulla carta. Lo hanno dimostrato in Champions League, hanno grandi valori e grande fisicità, a cui abbinano qualità. Noi non dobbiamo avere paura, nell'ultimo derby di campionato abbiamo avuto paura. Dobbiamo rispettare l'Inter, ma giocare come sappiamo. Dobbiamo dimostrare che siamo migliorati su quest'aspetto". 

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Si inizia: "Ha ragione Suso quando dice che queste partite si preparano da sole. Dobbiamo essere bravi a non perdere troppe energie". 

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Amici di ‘PianetaMilan.it', benvenuti a Milanello dove, dalle ore 14:30, Gennaro Gattuso, tecnico rossonero, presenterà in conferenza stampa le tematiche principali del derby della Madonnina tra Inter e Milan, in programma domani sera alle ore 20:30 a ‘San Siro’. Restate con noi per non perdervi neanche una dichiarazione live di Gattuso!