Ha parlato in conferenza stampa Massimiliano Allegri alla vigilia di Parma-Milan, partita che ha avvisato possa essere brutta. Contro le piccole il Milan finora ha fatto solo un punto e, soprattutto, ha preso molti gol. L'obiettivo adesso è non subirne e uscire con i tre punti, magari segnando tanto, perché il tasso di conversione è molto basso. Parma, avvisa Allegri, che alza spesso la palla. Per quanto riguarda i recuperi, sarà a disposizione Pulisic, su cui non si sbilancia per il minutaggio.
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Parma-Milan, Allegri: “Domani sarà una partita brutta” | LIVE News
Termina qui la conferenza stampa.
Che obiettivo è vincere lo Scudetto se arrivare nelle prime quattro è quello macro: "Non so cosa vuol dire la parola che serve per lo Scudetto, ma so solo una cosa: è collegato. Perché se a marzo siamo nelle prime quattro siamo lì attaccati. Poi a marzo vedremo dove saremo e a quel punto avremo le nostre possibilità di giocarsi le prime quattro o di più. Non deve essere limitativo. Si parte sempre per ottenere il massimo. Sapendo che l'obiettivo è entrare nelle prime quattro. Senza precluderci che il massimo risultato può essere lo Scudetto, ma dal dire che bisogna vincerlo per forza a dire che si può è un passo importante. Noi dobbiamo sapere che dobbiamo per forza andare in Champions, sia in termini economici che tecnici. Giocarla è una cosa meravigliosa. Per questo non bisogna perdere l'obiettivo di vista. Cerchiamo di arrivare nelle migliori condizioni a marzo, poi lo vedremo".
Sul Milan squadra più attendista e con poca pressione, se è positivo o negativo e un aggettivo per il Milan: "Sono molto basico. I numeri mi fanno fatica. So che bisogna migliorare nella metà campo avversaria in fase di possesso perché siamo frettolosi a chiudere l'azione, ma dipende dalle caratteristiche che abbiamo. Rafa Leao, Pulisic, Nkunku e Saelemaekers amano andare, sono istintivi. Modric ci può dare una mano ad abbassare i ritmi. Dobbiamo migliorare la fase di pressione, ma le caratteristiche vanno rispettate".
PM - Se nella sfortuna gli infortuni hanno allungato la rosa: "Gli infortuni che abbiamo avuto sono stati un'opportunità per quelli che fino a quel momento hanno giocato meno. Tutto ciò che succede va visto come un'opportunità. Per questo gli infortuni di Rabiot, di Pulisic, hanno dato possibilità agli altri di giocare, di mettere minutaggio e soprattutto hanno fatto risultati".
Sulle parole di Buffon che dice che Allegri dà un'identità precisa alla squadra e a che punto è quella del Milan: "Non è che io devo dare l'identità Allegri, il Milan non è mio. Ho una rosa valida e bisogna arrivare all'obiettivo. Buffon ho avuto la fortuna di averlo, sono d'accordo. Bisogna avere equilibrio. Una volta abbiamo vinto 4-2 ed era una furia per aver preso due gol".
Su Marotta che dice che il Milan lotta per lo Scudetto, con nerazzurri cacciatori e Napoli lepre, lui cosa vuol essere: "Meglio non far battute visto che sono livornese. Non mi piace andare a caccia. Ci sono squadre... Torna la Lazio, poi Napoli e Inter sono favoriti. Anche la Juventus c'è, la Roma, l'Atalanta, sarà un bel campionato. Bisogna dare seguito ai risultati e avere equilibrio. Una partita non ti fa vincere o perdere il campionato. Bisogna arrivare a marzo nelle migliori condizioni. Bisogna parlare poco e fare".
Se sente che si sta creando qualcosa di importante: "Diciamo che c'è armonia a Milanello, sono tutti partecipi. I giocatori pensano solo a giocare e fare bene regalandoci vittorie. Però bisogna mantenere equilibrio e piedi per terra. Nel percorso ci sono imprevisti e vanno gestiti. Con spalle larghe. Non bisogna deprimersi se mancherà un risultato".
Se prima o poi si può tornare al 4-3-3: "Lo vedremo durante a stagione. Ci sono momenti in cui si può giocare con 3 punte o 2 punti ed esterni offensivi. Una crescita e un cambiamento che si può affrontare durante la stagione se ci sarà la necessità. Cercherò di capire se la squadra lo può sostenere in caso. Poi ci sono i cambi. Se partiamo con 4 punte non siamo sicuri di vincere, poi ci sono gli ultimi venti minuti, solite cose... Tutto dipende dalla disponibilità dei giocatori senza palla, non possiamo difender ein 7 o 8. Non tanto perché prendi gol, ma perché poi i 7 che difendono da soli sono poco lucidi con la palla".
Se la differenza in fase difensiva è anche Modric rispetto all'anno scorso: "Modric oltre che portato in fase difensiva perché capisce prima dove finisce, anche in fase di gestione. Tutta la squadra, quando non ha palla, si mette a disposizione per non prenderlo. Se non hai palla non puoi segnare, ma non dobbiamo prenderlo. Poi bisogna migliorare in fase realizzativa: percentuale troppo bassa per occasioni create".
Anno scorso noni a -11, ora secondi a -1, come vive lo spogliatoio e se è pronto a vivere una stagione di vertice: "Per quanto riguarda la classifica, siamo solo alla decima giornata. Ho imparato in questi anni che i primi sei mesi sono la preparazione per il finale. Vanno fatti bene. A marzo bisogna essere nelle condizioni ottimali per giocarci le possibilità per giocarsi i primi quattro posti. A marzo vedremo. La strada è lunga. Bisogna avere mini obiettivi. Il macro è i primi quattro posti, i mini sono le partite. Domani serve per un altro passettino".
Su Maignan e il rinnovo e le tempistiche di Gimenez: "Per quanto riguarda Gimenez, credo che per il Derby sarà a disposizione, vediamo, se poi non sarà a disposizione non ci sarà, molto semplice. Per quanto riguarda Maignan, lo dico sempre ai ragazzi perché ci credo, quando siamo al Milan tutti noi dobbiamo farlo con passione e voglia per creare presupposti per ottenere risultati. La maglia del Milan bisogna tenersela, quando si va via non torniamo. Così abbiamo più possibilità di vincere. Maignan è un grandissimo portiere da sempre. Non lo dico io. La società sta programmando il futuro, giustamente, c'è chi deciderà il meglio per il Milan, noi pensiamo all'obiettivo finale, i primi 4 posti".
Se la parola Derby è stata pronunciata e se sa che è a quota 99 vittorie col Milan: "Per ora al Derby non ci pensiamo, domani vale 3 punti come tutte. A noi serve per la classifica e soprattutto perché abbiamo la sosta. Non è per arrivare sereni al Derby, ma per passare una sosta sereni. Tanto al Derby sereni non ci possiamo arrivare: manca tanto e i tre giorni prima... Sarà una serata meravigliosa. Speriamo quota 100, perché prendiamo 3 punti".
Come è migliorata la difesa: "Non so i problemi dell'anno scorso, ma ho detto sicuramente che bisogna abbattere il numero di gol presi. Perché è un numero che alla lunga è quello che conta di più per arrivare in una certa posizione. Se prendi 50 gol, per arrivare nei primi quattro devi farne 150. Una volta c'era la differenza reti, ora pure. È matematica. Non è stravolta, ci sono gol fatti e subiti. Se sono vicini non arrivi nelle prime 6. Se la forbice è ampia a favore di quelli segnati arrivi nelle prime 4. Non bisogna fare tanto. Perciò tutta la squadra deve lavorare. Poi quando abbiamo palla dobbiamo migliorare la fase realizzativa. Non possiamo avere sei palle gol davanti al portiere e segnare solo con Pavlovic che parte da dietro e fa un gran movimento da attaccante".
Cosa lo preoccupa delle partite con le piccole, se c'è sottovalutazione del pericolo: "Il problema è che prendiamo dei gol... Il calcio è strano, magari domani facciamo meglio e non prendiamo gol. Dobbiamo riflettere su ciò che è successo, che non è coincidenza. Con la Cremonese due gol su due traversoni, col Pisa nel momento migliore non raddoppiamo. Dobbiamo migliorare perché se l'avversario è in difficoltà bisogna metterlo alle corde e KO. Non si può tenere aperta. Anche se le partite non si chiudono mai. Con la Roma il Parma segna il 2-1 e sembra un'altra partita. Bisogna rimanere dentro la partita finché non fischia l'arbitro. Domani troveremo una squadra che cerca un'impresa: vengono da risultati negativi e affrontano il Milan, perciò dobbiamo metterci alla pari per corsa. Poi vengono fuori le qualità tecniche superiori".
Se manca un vero 9: "No, abbiamo Gimenez che quando lo recupereremo ci darà tanto e potremo giocare senza centravanti. Ci sono stagioni in cui va bene anche così. Detto questo, Nkunku e Rafa Leao lo possono fare".
Sulla trasferta di Parma al primo anno in rossonero e sui gol subiti con le piccole: "Non so se è una coincidenza, ma è un dato di fatto. Li abbiamo presi e dobbiamo migliorare. Mi ricordo il gol di Pirlo meraviglioso, ma era stata una partita combattuta, come sempre a Parma e in Serie A: si parte da 0-0, bisogna essere precisi tecnicamente con la palla e fare una buona fase difensiva. Tutti, non solo i difensori".
La scelta per l'attacco e quanti minuti ha Pulisic: "Pulisic si è allenato due volte. Sta bene fisicamente. Non ha un fisico che ha bisogno di lavorare tantissimo, sta già bene, ma non so quanti minuti avrà. Rafa Leao e Nkunku hanno giocato bene con la Roma come centravanti. Anche se non ha fisicità ha vinto tanti duelli e ha fatto bene tecnicamente. Rafa Leao ha i crampi perché è stato fermo tanto e non ha la migliore condizione. La normalità deve essere quella partita, non un evento sporadico. Vale per lui e per tutti. Domani abbiamo una partita che vale altri tre punti. Bisogna giocare meglio".
Sul Milan che ha fatto bene negli scontri diretti, ma meno bene con le piccole: "Domani sappiamo che affronteremo una squadra che in campo ha sempre lottato nelle partite che ha giocato. Anche nell'ultima in 10. Alzano molto la palla. Davanti c'è Pellegrino bravo nei duelli aerei. Giocare a Parma non è semplice, l'anno scorso il Milan ha perso. Partite complicate: campo, gente... Poi non scordiamoci che noi quest'anno tra Pisa e Cremonese abbiamo fatto solo un punto. Dobbiamo prepararci mentalmente a una partita che non sarà bella. Loro alzano la palla spesso e quindi potrebbe essere spezzettata. Non vinciamo in trasferta da Udine, ha recuperato Pulisic; stanno meglio Jashari ed Estupinan; Rabiot e Gimenez dopo la sosta".
Previsto per le ore 11:30, nella sala stampa del centro sportivo rossonero di Milanello, l'inizio della conferenza stampa di Massimiliano Allegri alla vigilia di Parma-Milan.
Il Milan di Massimiliano Allegri giocherà domani, sabato 8 novembre, alle ore 20:45, allo stadio 'Tardini' di Parma contro il Parma di Carlos Cuesta: una partita valida per la 11^ giornata della Serie A 2025-2026.
Parma-Milan, dare continuità al successo contro la Roma
—Il Milan arriva all'appuntamento contro i gialloblu, che navigano ai margini della zona retrocessione in campionato, da secondo in classifica (a quota 21 punti, pari merito con Inter e Roma, dietro al Napoli capolista con 22), ma ancora funestato dagli infortuni. Saranno sicuramente assenti, infatti, Adrien Rabiot a centrocampo e Santiago Giménez in attacco.
Parma-Milan, il LIVE della conferenza di Allegri alla vigilia
—Ne parlerà, in maniera più approfondita, tra poco mister Allegri in conferenza. L'appuntamento è previsto per le ore 11:30, nella sala stampa del centro sportivo rossonero di Milanello. Restate con noi per il LIVE testuale dell'evento, per non perdervi neanche una dichiarazione in diretta dell'allenatore livornese in vista della sfida di domani.
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