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Milan-Pisa, Allegri: “Non esistono fughe, Leao può fare la punta” | LIVE News

La conferenza stampa di Allegri pre Milan-Pisa in diretta | LIVE News
Massimiliano Allegri, allenatore dei rossoneri, presenta in conferenza stampa nel centro sportivo rossonero di Milanello i temi principali di Milan-Pisa, partita della 8^ giornata della Serie A 2025-2026 di domani sera a 'San Siro': il LIVE
Stefano Bressi
Stefano Bressi Inviato, responsabile social, redattore 

Non c'è la fuga nella testa di Massimiliano Allegri, perché non esiste il mantenimento, ma solo miglioramento o peggioramento. Bisogna semplicemente continuare a lavorare. Con entusiasmo, con convinzione, ma con umiltà e piedi per terra. I concetti sono sempre gli stessi, ben saldi, ma molto chiari. Sui singoli, parla di Leao come possibile prima punta, elogia Gimenez e Pavlovic per il lavoro fatto e lancia Koni dal primo minuto domani. Infine, piccola chicca sulla partita all'estero: giocare in Italia, secondo lui, sarebbe meglio. Presa di posizione.

24/10/2025 - 20:45
MILAN
PISA

Termina qui la conferenza stampa.

Su Bartesaghi: "Sono molto contento. Arriva dal settore giovanile. Ha qualità, va lasciato sereno. Ha giocato solo tre partite. Ha qualità per giocare nel Milan, è bello anche da vedere, è un pregio. Però c'è da migliorare tantissimo".

PM - Se il Milan da gruppo è diventato squadra: "Il mantenimento non esiste. Esiste il miglioramento o il peggioramento. Fino a oggi, abbiamo 16 punti. Con 16 punti non ti salvi neanche. Il primo obiettivo è arrivare a 40".

Perché il Milan segna più nel secondo tempo: "Non lo so, perché stiamo crescendo fisicamente. Diamo più intensità poi. Vuol dire che stiamo bene. Un buon segnale. Chi entra ci ha dato una mano e deve continuare. I campionati si fanno in 20/22. Statisticamente provato che l'ultima mezz'ora sono altre partite".

Se il Milan ha la maturità per mettere da parte le critiche e pensare al campo: "Non so, ma bisogna averla domani. Non è tanto l'episodio contestato. Domani giochiamo con una squadra che comunque verrà a Milano per fare risultato. Gilardino è molto bravo difensivamente, sarà difficile segnare, non dobbiamo concedere. Bisogna mettersi alla pari e correre come loro. La differenza tecnica poi viene fuori".

Se Modric è sempre l'esempio per gli altri ed è la sua lunga mano in campo: "Sbaglia pochi palloni, è un giocatore straordinario, un campione. Ha una velocità diversa dagli altri nel passaggio e visione. Lì si trova a suo agio e si diverte".

Sulla crescita di Pavlovic e De Winter: "De Winter domani potrebbe avere una possibilità. Oggi valuterò perché martedì abbiamo un'altra partita. Pavlovic sta crescendo. Ha già giocato tanto, ma ha solo 23 anni. Ha ancora margine, immaginiamolo tra 4/5 anni, quando avrà piena maturazione. Deve crescere ancora molto, ma lavora per questo".

Come è entrato in così poco tempo nella testa dei giocatori: "Niente di particolare. Siamo un buon gruppo che lavora. Succede perché abbiamo un unico obiettivo. Fare una buona stagione e tornare in Champions League, dove dobbiamo stare. Serve senso di responsabilità. Poi serve convinzione, che aiuta a fare cose che magari non faresti. Sono felice del gruppo, ottimi giocatori e ragazzi responsabili. Giocatori con meno esperienza che stanno crescendo con giocatori di più esperienza come Fikayo Tomori, Modric, Maignan, Rabiot..."

Un difetto di questa squadra: "Bisogna migliorare. Per esempio a Torino, dopo una buona partita, all'ultimo minuto non eravamo bene in area. Lì devi alzare l'attenzione. Non puoi rovinare una partita per un po' di pigrizia. Così è successo con la Fiorentina, dove è stato bravo Ricci a deviare di testa. Lì bisogna stare attenti. La parte finale, dove c'è stanchezza e meno attenzione, si può prendere gol. Perché poi non hai più tempo per recuperare. Lì non metti a repentaglio la partita, ma la stagione. Bisogna alzare il livello e la convinzione".

Sulle critiche di simulazione a Gimenez e quanto gli manca per sbloccarsi: "Si è allenato bene in questi tre giorni. È arrivato in ritardo giocando in Nazionale, il 5 agosto. Ora è in buona condizione. Lo vedo più sereno e tranquillo. Ha qualità tecniche buone. Ha avuto situazioni favorevoli, perché oltre al rigore con la Fiorentina c'è stata la parata di De Gea e anche a Torino ha fatto bene, il gol arriverà".

A che punto è la ricostruzione della mentalità della squadra: "Ho ereditato una squadra con buoni o ottimi giocatori. Poi abbiamo deciso di inserirne altri. L'anno scorso il Milan ha vinto una Supercoppa e fatto una finale di Coppa Italia, poi ci sono annate che vanno bene e altre meno. Io ho trovato un gruppo responsabile, tutti a disposizione per creare presupposti per far bene. Bisogna arrivare a marzo: i primi sei mesi servono per preparare la parte finale. Però bisogna lavorare e stare in silenzio".

Se è normale la caciara dopo il rigore o se c'è qualcosa di particolare: "Non ho trovato assolutamente niente di particolare. Nel calcio italiano sono cose successe, succederanno sempre. Ci saranno sempre discussioni perché sono decisioni soggettive. Bisogna prenderle per quello che sono. Quando ce le danno contro ci arrabbiamo e quando ce le danno a favore siamo contenti. È difficile con questa velocità in campo per gli arbitri valutare e decidere. Poi il VAR vede da fuori e non è facile. 30 o 40 anni fa, per la UEFA, i calciatori avevano 2 secondi per pensare, ora mezzo. È cambiata la struttura dei giocatori, sono cresciuti di 10 cm, sono più forti. Anche la pallacanestro così. Bisogna accettare e adeguarsi al momento con caratteristiche fisiche e tecniche dei giocatori di oggi".

Su Rafa Leao punta: "Ha fatto gol in zona centrale, prendendola vicino alla prima punta. Io non lo trasformo. Ha determinate caratteristiche, può giocare anche punta secondo me. Più nel vivo è meglio è perché così può tirare di più. Poi può svariare a sinistra per fare uno contro uno. Può fare entrambe le cose, può accoppiarsi sia con Gimenez che con Nkunku e Pulisic, abbiamo 4 giocatori che si possono accoppiare ed è importante".

Quali sono i requisiti per vincere lo Scudetto: "Per puntare allo Scudetto bisogna prendere dai 20 ai 25 gol massimo. I tifosi devono sognare, noi dobbiamo lavorare. I ragazzi ci devono regalare delle vittorie. I tifosi devono mantenere l'entusiasmo, perché avere lo stadio pieno è importante. Con la Fiorentina ci hanno aiutato nel momento decisivo. L'entusiasmo va mantenuto, ma con senso di responsabilità. Domani si riparte da 0-0, il Pisa è squadra ostica e a noi servono i tre punti. Domani recuperiamo Nkunku, vediamo Loftus, poi gli altri vedremo. Domani è un altro passettino da fare con equilibrio".

Sulla Liga che ha tolto la partita all'estero e sulla UEFA che sta provando a cambiare: "Basta prendere una decisione velocemente. In base a quella ci comporteremo. Se restiamo in Italia meglio, altrimenti andremo lì".

Se è una fuga: "Non ci sono fughe, siamo alla settima. Bisogna stare coi piedi per terra. È presto. Da qui a inizio novembre abbiamo altre 4 partite. Poi c'è l'ultima sosta. Quando riprendiamo abbiamo tanti mesi di continuo fino a marzo. Ottobre e novembre sono mesi importanti come gennaio e febbraio. Bisogna essere bravi a creare presupposti per arrivare a gennaio e febbraio in buona posizione e poi a marzo giocarci i primi quattro posti".

Se domani può essere uno snodo importante per la giornata: "Vincere non è facile. Sarebbe importante per fare altri punti in classifica, avvicinandoti sempre di più alla quota Champions, che è il nostro obiettivo. Non dobbiamo pensare al turno, ma alla quota punti. Come ho sempre detto negli ultimi anni, servono 74 punti minimo. Bisogna essere concentrati su quello, senza pensare alle altre. Dobbiamo vincere domani".

Ogni volta che Allegri ha raggiunto i 16 punti nelle prime 7 ha vinto lo Scudetto, se vede similitudini e come vive la partita col Pisa da livornese: "La prima domanda lasciamo perdere. Tutte le squadre sono diverse. Anche la stessa da un anno all'altro. Ogni volta parti in un modo e poi cambia. L'importante è finire bene. Dobbiamo lavorare e chiacchierare poco, stando zitti. Dobbiamo vincere, conta solo quello. Per la mia esperienza a Pisa, nell'88/89, dove ho debuttato col Milan, che poi il disegno della vita... Sono tornato e ho vinto il mio primo campionato. Ricordo con affetto il presidente, era già un visionario 40 anni fa. Sarebbe stato bello vederlo ora, che è tutto cambiato coi diritti televisivi. Ho conosciuto persone straordinarie".

Se si aspettava di essere a questo punto questa estate: "Non so se me lo aspettavo, se siamo più avanti o più indietro. Lavoriamo tutti i giorni, è una squadra con giocatori importanti, abbiamo fatto ottimi acquisti. Siamo solo all'inizio. Domani dobbiamo essere bravi e avere rispetto del Pisa, che sono fisici e hanno giocatori che in campo aperto possono far male. Dobbiamo dare seguito".

Come si gioca da primi e prima di tutti: "Più che pressioni, domani sarà complicata. Perché il Pisa, fino a oggi, a parte Bologna dove hanno preso 4 gol, ma in inferiorità numerica, ha sempre fatto partite lottando e subendo poco. Sono fisici e hanno sempre fatto buone partite. Se non le affrontiamo in un certo modo rischiamo. Dobbiamo anche sfatare un tabù: con l'unica neopromossa abbiamo perso".

Previsto per le ore 12:00, nella sala stampa del centro sportivo rossonero di Milanello, l'inizio della conferenza stampa di Massimiliano Allegri alla vigilia di Milan-Pisa

Il Milan di Massimiliano Allegri ospiterà, domani, venerdì 24 ottobre, alle ore 20:45 a 'San Siro' il Pisa di Alberto Gilardino, ex attaccante rossonero tra il 2005 e il 2008. Ci sarà, però, poco spazio per l'amarcord, se non, probabilmente, in avvio di gara. Il match tra rossoneri e i nerazzurri, infatti, sarà di vitale importanza per capire quali potranno essere le ambizioni del Diavolo in questo campionato di Serie A.

Milan-Pisa, una partita da non sbagliare. Ma quanti infortuni

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Anche perché il Milan arriva all'appuntamento contro i nerazzurri, ancora a secco di vittorie nel torneo (3 pareggi e 4 sconfitte nelle prime 7 partite disputate) da primo in classifica (a quota 16 punti, davanti il terzetto formato da Napoli, Roma e Inter con 15), ma falcidiato dagli infortuni. Saranno sicuramente assenti, infatti, Pervis Estupiñán, Adrien Rabiot e Christian Pulisic e ci sono dubbi anche sulla partecipazione al match di Ruben Loftus-Cheek.

Milan-Pisa, il LIVE della conferenza di Allegri alla vigilia

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Ne parlerà, in maniera più approfondita, tra poco mister Allegri in conferenza. L'appuntamento è previsto per le ore 12:00, nella sala stampa del centro sportivo rossonero di Milanello. Restate con noi per il LIVE testuale dell'evento, per non perdervi neanche una dichiarazione in diretta dell'allenatore livornese in vista della sfida di domani.