Milan-Inter, Inzaghi: “Partita a sé, l’ultimo Derby meritavamo” | LIVE NEWS

Termina qui la conferenza.

Se si sta stancando di Sacchi che dice che l'Inter non ha gioco: "Non rispondo, ognuno può esprimere il proprio giudizio. Poi bisogna capire quando, come e chi ascoltare".

Sul Milan che ha vinto il precedente: "So che l'ultima l'ha vinta il Milan, ma è passato tanto. Teniamo tanto a questo trofeo, che abbiamo vinto l'anno scorso e faremo meglio di noi per vincere".

Se lo preoccupa il Milan sfavorito e se Darmian gioca: "Sono partite a sé, bisogna commettere zero errori. Darmian sta facendo bene, ma nel ruolo Dumfries sta crescendo. Dopo il Mondiale è tornato con un problemino, sta cercando di superarlo. Ho qualche dubbio, ma cercherò di risolverlo".

Cosa deve temere l'Inter e sulle finali vinte: "Ho avuto fortuna da giocatore e allenatore di giocarne tante. Ne ho perse, ma ne ho vinte di più. Sono partite a sé. Ci saranno tanti momenti in cui la squadra dovrà gestire bene. Ci saranno momenti in cui il Milan avrà maggior possesso, ma mi auguro che staremo sempre in partita. Loro hanno qualità, grandi giocatori, sanno costruire e ripartire. Sono una squadra evoluta. Stiamo facendo un grande percorso, diventato normale perché il Napoli sta facendo numeri senza precedenti. Poi una grande Champions come noi e una Coppa Italia che può succedere di perdere".

Come sta Lukaku e come si prepara una finale, visto che lui ne ha vinte tante: "Lukaku si allena a parte, speriamo possa allenarsi senza sentire dolore, cosa non successa nell'ultima settimana. Se non recupererà per domani, abbiamo speranze per quella dopo".

Quanto è speciale: "È un Derby e ora è una finale, successo solo due volte".

Sulle difficoltà delle difese di entrambe: "Troviamo una squadra con grandi attaccanti, dobbiamo lavorare di squadra. Quando si prende o non si prende gol si parla solo dei difensori, ma dobbiamo fare una fase difensiva di squadra per vincere".

Se la partita di domani può condizionare anche il resto della stagione: "Condizionerà, come sempre se ne parlerà nei giorni successivi. L'anno scorso ricordo la finale di Supercoppa con la Juventus, vinta con fatica ai supplementari. Poi dopo tre giorni eravamo in campo. Si è parlato per tre giorni della vittoria, poi subito del pareggio a Bergamo e di cosa si poteva fare di diverso. Noi dobbiamo pensare partita per partita. Pensiamo solo al Milan, nonostante stanchezza e viaggi. Dobbiamo correre per il compagno, l'unico modo per non avere rimpianti".

Se l'Inter va meglio con le grandi: "Di queste ultime partite si è fatta un'analisi, al di là di qualche infortunio nostro e non dipeso da noi, la squadra è sempre stata in partita e sempre vinto. Nonostante qualche scelta limitata. Domani è una finale, non bisogna guardare calendari, stanchezza e infortuni. Bisogna guardare a domani".

Come far giocare l'Inter come col Barcellona e col Napoli e non come le ultime: "Io sono soddisfatto di questo inizio d'anno. Sono state quattro partite con avversari diversi. Abbiamo vinto tre e pareggiata una".

Se le sconfitte dei Derby li hanno caricati o demoralizzati: "Ci danno qualcosa in più, ne abbiamo fatti tanti l'anno scorso. Abbiamo vinto e perso, quello di Coppa Italia nettamente vinto. Spesso deciso da episodi. Quello di quest'anno non meritavamo di perderlo, il primo tempo meglio loro, nel secondo meritavamo altro rispetto alla sconfitta".

Se può essere il Derby del riscatto: "Lo considero un trofeo, non tutte ci arrivano. È tra chi ha vinto lo Scudetto e chi ha vinto la Coppa Italia, sappiamo cosa significa, abbiamo vinto l'anno scorso e vogliamo difenderlo".

Come arriva l'Inter: "Siamo preparati, in più è un Derby ed è successo solo due volte. Faremo una grande gara per ottenere il primo trofeo".