cronaca live

Bologna-Milan: la conferenza della vigilia di Brocchi

Bologna-Milan: la conferenza della vigilia di Brocchi

Lorenzo Romagna

-

-

Termina qui la conferenza di Brocchi

-

Rettifica su Confalonieri: "Non intendevo a lui quando parlavo della battuta di 'il Milan di Brocchi', ma a tutti quelli che fanno questa battuta che sento da decenni"

-

Il modulo: "Non abbiamo gli esterni per fare il 442 al momento, dobbiamo fare altre cose. Comunque il modulo conta fino a un certo punto, conta come lo interpreti. Per me comunque il Milan, con questi giocatori, può fare il 4312, oppure il 433"

-

I momenti degli attaccanti: "Tutti sono fissati con Brocchi e il trequartista, quindi tutti dicono che abbiamo giocato così, ma in realtà Honda non ha fatto il trequartista: ha interpretato il ruolo il maniera diversa, in modo molto intelligente. Ha fatto una grande partita, poi mi serviva una punta in più per recuperare il risultato"

-

Allenare il Milan dall'inizio dell'anno: "Non posso sapere come sarebbe stato, sicuramente avrei avuto più tempo per lavorare meglio e far passare certi concetti, ma non sono presuntuoso, sono realista, non posso sapere se i risultati sarebbero stati diversi"

-

Il 'cholismo' e il Milan: "Anche il Bayern Monaco ha grinta e corsa, non solo quelli dell'Atletico. Credo che anche i tifosi del Milan vogliano vedere una squadra grintosa e che corre, a prescindere da come gioca. Comunque io ho preferito il gioco del Bayern Monaco"

-

Ancora gli errori: "Se avessimo subito gol per errori del reparto ci sarebbe un problema grave. Questo però non significa che non abbiamo lavorato con i giocatori per migliorare.In settimana abbiamo fatto tanto lavoro individuale, anche video e con la squadra ho parlato in maniera chiara, con loro mi sono arrabbiato molto. Non ho bisogno di venire in conferenza stampa e urlare"

-

Gli infortunati: "Dovrebbero tornare tutti presto, l'unico con i tempi incerti è Antonelli"

-

Ancora l'atteggiamento della squadra: "Anche i giocatori ci vanno di mezzo, non solo l'allenatore. Molti hanno contratti da conquistare, ma tutte queste cose contano relativamente. Se vuoi essere un giocatore vero, molte cose le devi avere dentro, a prescindere dal contratto. Ogni volta che mettevo la maglia del Milan io mi sentivo fortunato, molti devono fare la stessa cosa. In settimana tanti mi hanno fatto vedere cose positive, poi in campo ci vanno loro, non io. Vedremo domani cosa faranno. Io li difenderò fino a quando vedrò che hanno a cuore il bene del Milan, del gruppo e il loro"

-

Su Niang: "Farà dei test importanti a Milanello. Vedremo a che punto sarà domenica. Poi a quel punto vedremo se possiamo averlo a disposizione, speriamo sia così perché ha mostrato di essere un giocatore importante per questa squadra"

-

La cattiveria agonistica che manca: "Io non ho avuto limiti da questo punto di vista nella mia carriera e adesso continuo a lavorare con la squadra perché anche loro non ne abbiano. Questa settimana, come anche quella scorsa, ho avuto delle risposte diverse rispetto a quella che andava a Verona. Poi non posso dire che tutti i giocatori lo abbiano fatto, ma una grossa percentuale si. Il problema è farlo fare a tutti e durante la partita"

-

Ancora sui giocatori: "Tutti i giocatori del mondo hanno bisogno di essere aiutati dal loro allenatore, altrimenti saremmo tutti allenatori. In tutte le squadre dove sono stato ho avuto bisogno di avere di fianco a me una figura, una guida. Proprio perché i giocatori hanno bisogno di aiuto, alcune volte devo dare delle scosse. Per esempio, oltre alla partita, poi ho analizzato anche il pre-gara e questa settimana ci ho puntato per far si che certe cose non si ripetano"

-

Le voci sulla panchina: "Non ho il tempo per pensare a certe cose, ho solo il tempo per pensare alla partita di domani. Tutto il resto non mi riguarda: io devo pensare solo a far vedere in campo quello che vedo in settimana"

-

Sugli infortuni: "Bertolacci si è fatto male contro la Sampdoria, prima che noi potessimo incidere atleticamente. Bonaventura si è fatto male in un momento in cui era sotto gli occhi di tutti che era stanco. Abate ha la bronchite, non c'entra nulla la preparazione. Menez ha un problema alla schiena ricorrente. Antonelli, invece, non l'ho fatto giocare perché era reduce da una settimana particolare per il parto della moglie. Veniva da tre partite di fila e per questo era meglio tutelarlo, poi è dovuto entrare lo stesso: ha segnato, ma si è fatto male. Potete leggere decine di studi scientifici, però dicono che, quando un atleta ha un forte stress psichico, rischia di avere infortuni muscolari e così è stato"

-

Sull'atteggiamento contro il Frosinone: "La squadra ci ha creduto fino alla fine e hanno recuperato un risultato che era bugiardo. Se il tiro di Balotelli fosse entrato, forse ci avrebbero esaltato per la reazione o forse no, ma ci sarebbero state comunque critiche a prescindere"

-

Sulla mancanza di risultati: "Per quanto riguarda la partita di Verona sicuramente non è stata una gran partita, ma il disastro è stato dall'1-1 in poi, quando la squadra si è completamente scollegata. Una partita dove l'allenatore ha sicuramente delle responsabilità. Quella contro il Frosinone è stata una partita diversa perché, al di là degli episodi, la reazione c'è stata eccome. Soprattutto in un ambiente così ostile come San Siro di adesso"

-

Su Confalonieri: "Ha fatto una battuta molto bella e originale sul mio cognome. Ripeto, io sono l'allenatore di questa squadra e tutelerò sempre i miei giocatori fino a quando li vedrò allenarsi bene e reagire bene. Non mi sentirete mai lamentariùe di un mio giocatore, quelli che ho a disposizione per me sono i migliori di tutti. Questa squadra ha molto bisogno di autostima, non di presunzione. Il calciatore deve andare in campo sentendosi apprezzato dal suo allenatore, altrimenti è già un errore del suo allenatore"

-

Sul rigorista: "E' una cosa su cui devono mettersi d'accordo tra loro i giocatori. Abbiamo una gerarchia, non voglio vedere liti davanti a tutti"

-

Sulle critiche: "A me mettono una carica impressionante. Io sono carico di mio già, figuriamoci in questo momento. Io però ho il compito di trasmetterla alla squadra. Abbiamo parlato molto in settimana, siamo stati chiari e anche duri su certe dinamiche. Ho avuto delle risposte importanti, ho sentito pensieri importanti, adesso siamo qui alla prova del 9, vediamo se le parole diventeranno fatti"

-

Su Calabria: "L'ho trovato un po' triste quando sono arrivato, ma era normale per un ragazzo così giovane se non gioca. Ha bisogno di giocare, passata la prima settimana l'ho visto sempre in crescita. Adesso inizia a fare certe cose che prima gli venivano naturali. L'ho visto con la testa giusta oggi e spero che domani possa fare una grande gara per quello che ha fatto per il Milan in questi anni"

-

Sui giovani: "Tutti sono condizionati dal clima che c'è adesso attorno al Milan. Se un giocatore ha la possibilità di andare in campo, però, non ha nulla di meglio da fare. Non c'è niente di più bello che essere in campo. Quante volte chi guarda la partita dice 'entrerei io in campo'. Loro hanno questa fortuna e sono giovani, devono mettersi in mostra, ma hanno una grande occasione per farlo"

-

Su tattica e atletica: "E' normale che tra il mio sistema e quello precedente ci siano delle differenze. Da quando sono arrivato sto cercando di far allenare i ragazzi in modo che siano pronti a certe situazioni in partita. Non si può pretendere che la squadra abbia il passo giusto in poche partite, ma credo non servirà tanto per far rendere al meglio"

-

Su Menez: "Ha un problema alla schiena, oggi durante la rifinitura ha avuto un dolore, è meglio non rischiarlo"

-

Su Donnarumma: "Se gli avessi visto uno sguardo triste gli avrei tirato un cazzotto anche se è grande e grosso. Non esiste un giocatore che nella vita non abbia mai fatto errori. E' un ragazzo eccezionale, umile, fortissimo. Se lo guardi adesso sembra lo stesso ragazzo che giocava in Primavera, cosa gli posso chiedere di più? Niente. Un mezzo errore non può affossare un portiere così"

-

Sull'allenare il Milan: "Mai pensato che fosse facile, ma che fosse bello. Sto vivendo delle emozioni incredibili. Molte cose non sono facili, spesso mi sento attaccato senza motivo, ma non è un problema, sono qui perchè ho un grande amore per questa società. Le critiche a prescindere non le posso mettere a tacere, vado avanti lo stesso"

-

Sul comunicato della Curva: "La squadra ci tiene ad andare in Europa League, è fuori da ogni dubbio. O sono attori bravissimi e mentono tutti oppure ci tengono davvero"

-

Sulla difesa: "Abbiamo subito 3 gol su 4 tiri in porta. Non credo che questo significhi che non sappiamo fare la fase difensiva. Non abbiamo fatto errori di squadre, difensivi, ma solo solo individuali. Sappiamo difendere"

-

Sull'Europa League: "Dobbiamo fare sei punti a tutti i costi per crederci"

-

Su Berlusconi: "Solo chi è a stretto contato con noi può vedere quello che stiamo facendo. Il Presidente sa benissimo qual è il nostro lavoro. Purtroppo i risultati condizionano ogni giudizio. Vi dico, però, come valutate la partita: al di là del risultato non vedete qualcosa di buono, un passaggio in avanti. Chi ha visto la partita e guarda i fatti e i numeri, senza pregiudizi non può non essere d'accordo con me"

-

Sulla partita di domani: "Uno di problemi col Frosinone è stata la partenza. La squadra sembrava molto carica, poi l'arbitro ha fischiato l'inizio e invece...Questa settimana invece ne abbiamo parlato molto e ci abbiamo lavorato. L'allenamento della vigilia di settimana scorsa era iniziato un po' lento, quello di oggi a 2000 all'ora. Speriamo si veda anche domani"

-

Il pareggio di Frosinone: "Ha fatto capire a tanti giocatori che in questo momento le cose non sono facili. Però ho visto una grande reazione, altrimenti non si recupera un 3-1 rischiando anche di vincere la partita. Io non valuto la partita solo di pancia, ma da allenatore. Io e il mio staff abbiamo visto la partita 4/5 volte e abbiamo preso tanti spunti punti interessanti che voglio rivedere domani"

-

Si comincia: "Abbiamo avuto una settimana di lavoro intensa, lunga. I ragazzi hanno lavorato bene, mi hanno dato riposte importanti in allenamenti pesanti. Adesso la speranza è che possano farmi vedere in partita le stesse cose che ho visto in settimana"

-

Ci siamo, tra pochi minuti Cristian Brocchi sarà in sala stampa

-

Amici di PianetaMilan.it, benvenuti da Milanello, dove, tra poco, inizierà la conferenza stampa di Cristian Brocchi, restate con noi per non perdervi nulla!