C'è chi torna di corsa in un posto più comodo perché non sa gestire una situazione e portare un peso sulle spalle. Poi c'è chi a 23 anni sa resistere alla tentazione per attaccamento alla maglia e senso di responsabilità e appartenenza. Alessio Romagnoli, capitano rossonero, secondo Tuttosport la scorsa estate ha saputo dire no alla Juventus, dopo che anche il Chelsea nei mesi precedenti si era fatto sotto. Anche per questo dopo l'addio di Leonardo Bonucci è stato nominato capitano del Milan. Ma Alessio non è solo capitano, è anche leader, in campo e fuori, anche se silenzioso. Le voci di un ritorno della Juve su di lui non lo hanno scalfito affatto. Per il Milan è incedibile, una colonna su cui costruire la squadra. Lui apprezza e si sente in grado di portare questo peso. Stile sobrio, poco mondano. Anche per questo si è conquistato il rispetto di tutti, dentro e fuori Milanello. Nonostante la giovane età, è tra i più "anziani" in rossonero. I compagni lo ascoltano sempre, anche se parla poco. La sua crescita è costante ormai da tempo e sembra arrivato a livelli altissimi. Quest'anno è stato anche decisivo con due gol al 90'. Dopo aver avuto per anni compagni più esperti che gli hanno fatto da guida, adesso è lui a comandare la difesa. Anche la Nazionale ormai è cosa sua. La Juventus non ha mai nascosto l'apprezzamento per il difensore classe 1995, ma lui non ha mai mancato occasione per chiarire che dal Milan non si muoverà. La dimostrazione è arrivata lo scorso giugno, quando in un momento di piena crisi a Casa Milan ha deciso di rinnovare fino al 2022. Un modo per allontanare tutte le voci, per dimostrare amore e che gli è valso il riconoscimento di vero leader dello spogliatoio.
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Romagnoli capitano vero: no alla Juventus
La scorsa estate i bianconeri hanno cercato con insistenza Romagnoli, che ha respinto il corteggiamento, rinnovando in un periodo di crisi.
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