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Rafael Leao non convince ancora. Ma con Ibrahimovic può sbocciare

Rafael Leao, attaccante del Milan (credits: GETTY Images)

Rafael Leao ha fornito lampi di classe in questo suo primo periodo rossonero. Difetta però in continuità e concentrazione. Con lo svedese tutto può cambiare

Daniele Triolo

"NEWS MILAN - Le potenzialità ci sono, la continuità ancora no. Questo è il commento più gettonato, al momento, su Rafael Leao, classe 1999, centravanti portoghese che il Milan, la scorsa estate, ha prelevato dai francesi del Lille per 23 milioni di euro, più 3 di bonus, più il 20% di un'eventuale, futura rivendita ad altra squadra.

"Arrivato in rossonero con tante aspettative per sostituire Patrick Cutrone, prodotto del vivaio milanista ceduto al Wolverhampton, Rafael Leao ha mostrato di possedere una classe innata ed uno stile di gioco molto elegante: nel suo primo periodo con la maglia del Milan ha realizzato una rete, fantastica, a 'San Siro' contro la Fiorentina, si è procurato un rigore a 'Marassi' contro il Genoa ed entusiasmato i tifosi con le sue galoppate in velocità in campo aperto contro il Lecce.

"Peccato, però, che si sia trattato di lampi davvero sporadici ed isolati, 'incastrati' in 546' trascorsi sul terreno di gioco in 11 presenze fin qui accumulate in rossonero. Spesso e volentieri, infatti, Rafael Leao, quando è stato chiamato in causa, soprattutto nell'ultimo periodo con Stefano Pioli, ha mostrato indolenza: è entrato in campo, dall'inizio o a gara in corso, con un atteggiamento mentale sbagliato e non è riuscito a convincere il tecnico a rilanciarlo al posto di un Krzysztof Piatek apparso per molto tempo in crisi.

"Le cronache sui quotidiani sportivi raccontano di un Rafael Leao che si allena a risparmio energetico anche durante la settimana al 'Milanello Sports Center' di Carnago (VA) ed è chiaro che, su queste basi, Pioli, di certo, non può affidare le chiavi del suo attacco al talento, indiscusso, dello svogliato lusitano. L'allenatore emiliano, nell'ultima conferenza stampa, ha motivato la sua scelta di rinunciare, recentemente, a Rafael Leao dall'inizio perché "non è un centravanti che riempie l'area, ma una punta di movimento".

"In un Milan, però, che comincia a trovare forma, sostanza, e, soprattutto, equilibri, la variabile impazzita Rafael Leao, al momento, non è concepita. Soldi buttati, dunque, per un calciatore non adatto a grandi palcoscenici? No, tutt'altro. Rafael Leao, sulla carta, è fortissimo ed il club di Via Aldo Rossi crede fortemente nelle sue qualità, al punto tale che, durante la sessione invernale di calciomercato, è intenzionata a respingere tutte le offerte che potrebbero arrivare per il suo numero 17.

"Rafael Leao non partirà, né in prestito né a titolo definitivo, ma resterà a Milanello per continuare a crescere ed a maturare, sperando che, d'ora in avanti, sfrutti al meglio le chance che Pioli intenderà concedergli. L'eventuale arrivo di Zlatan Ibrahimovic, dato come sempre più probabile nelle ultime ore, gioverà all'ex Lille e Sporting Lisbona: se, da una parte, è vero che potrebbero ridursi gli spazi a sua disposizione, dall'altra parte è altrettanto vero che un leader come lo svedese non può far altro che spronarlo a dare il meglio.

"Forse è proprio di questo che Rafael Leao ha bisogno: una 'scossa caratteriale', che gli faccia capire come la classe e la qualità, da sole, non bastano per esplodere se non accompagnate da una giusta predisposizione mentale. Ed il vincente Ibrahimovic, da questo punto di vista, rappresenterebbe un'indubbia garanzia di un efficace 'mentoring' per il portoghese. A proposito di Ibrahimovic: per scoprire cosa manca per ottenere il sì del fuoriclasse scandinavo, continua a leggere >>>

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