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Milan, ‘no’ a Lopetegui: tutti i motivi del dietrofront dei rossoneri

Panchina AC Milan Lopetegui
Non dovrebbe essere Julen Lopetegui l'allenatore del Milan al posto di Stefano Pioli a partire dalla stagione 2024-2025. Gli ultimi sviluppi
Daniele Triolo Redattore 

Il sogno di Julen Lopetegui di diventare allenatore del Milan al posto di Stefano Pioli a partire dalla stagione 2024-2025 rischia, suo malgrado, di rimanere tale. Ne ha parlato 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola. Il club di Via Aldo Rossi, infatti, spinto dall'ondata popolare contro l'ingaggio del 57enne tecnico basco, avrebbe deciso di soprassedere sul suo arrivo e di cambiare obiettivo.

L'hasthag #Nopetegui è arrivato anche dalle parti di 'Casa Milan', ha commentato la 'rosea', così come l'esito della petizione online lanciata dalla community 'MilanZone', che ha visto sottoscrivere ben 10mila adesioni in meno di 48 ore. Sui social ha iniziato anche a girare l'ipotesi di togliere il 'follow' a tutti gli account ufficiali del Milan in segno di protesta. E non va dimenticato come già la Curva Sud aveva preso posizione, invitando la proprietà a rilanciare le ambizioni del Diavolo.


Milan, stop per Lopetegui: i tifosi non lo vogliono

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In Milan-Genoa di domenica a 'San Siro' avrebbe potuto avere luogo anche qualche altra forma di protesta. Fatte, dunque, le dovute considerazioni su tutti, l'ipotesi Lopetegui-Milan sarebbe già definitivamente naufragata. Il Milan aveva scelto lui, con il proprietario Gerry Cardinale pronto ad assumerlo, per il curriculum: esperienza internazionale nei top club, l’abilità nel coltivare il talento dei giovani fino a lanciarli nel grande calcio. Ma anche uno stile professionale e umano in linea con il profilo ideale tratteggiato dal Milan.

Primi contatti a fine dicembre 2023, dopo Salernitana-Milan 2-2 e ultimo incontro pochi giorni fa, in cui era stata definita anche una bozza di contratto (triennale, con scadenza 30 giugno 2027, e stipendio da 4 milioni di euro netti a stagione). Con il passare dei giorni e delle voci sul suo arrivo, però, al partito anti-Lopetegui si sono iscritti in migliaia. Con l'idea comune che l'allenatore spagnolo non fosse all'altezza di una panchina come quella del Milan.

Riparte la ricerca, ma l'identikit resta sempre lo stesso

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Il club, dunque, avrebbe deciso di ascoltare la voce della piazza. Rispettando i sentimenti dei tifosi, specialmente in un momento come questo, di diffuso sconforto. Nonostante i risultati di questo finale di stagione, 'San Siro' è stato spesso 'sold out'. La società si vanta di avere i tifosi migliori del mondo, tanto da coinvolgerli in numerose iniziative. La loro presa di posizione, così netta, non poteva dunque rimanere inascoltata.

Riapre, ora, il casting per la ricerca del nuovo allenatore. Anche se a questo punto il Milan vuole riflettere con calma. Seguendo sempre l'identikit tracciato (tecnico capace di valorizzare i giovani, con esperienza internazionale, collaborativo nelle scelte) e rispettando i parametri economici fissati dal Diavolo. LEGGI ANCHE: Milan, quale allenatore? Spiraglio per De Zerbi, ma non solo: la nostra esclusiva >>>

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