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CALCIOMERCATO MILAN

Milan, calciomercato con algoritmi: ma il calcio non è baseball

Giorgio Furlani AC Milan
L'edizione odierna di Tuttosport parla del nuovo corso del Milan e del nuovo modo di fare calciomercato attraverso gli algoritmi

Il licenziamento di Paolo Maldini da parte di Gerry Cardinale, come riportato da Tuttosport, fa uscire di nuovo fuori il tema della selezione dei calciatori tramite algoritmi e big data, riproponendo divisioni di tipo manicheo tra nostalgici e innovatori, fautori della tecnologia e difensori dei metodi di una volta. Il nome di Billy Beane era emerso già un anno fa al momento del passaggio di consegne tra Elliott e il fondo di Cardinale, perché Beane collabora almeno dal 2020 con il proprietario del Milan.

Il calcio non è il baseball

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È da tempo che l’area degli osservatori del Milan, continua Tuttosport, guidata da Geoffrey Moncada, utilizza algoritmi e big data. Ma questa attività serve soprattutto a scremare un certo numero di profili. Non sfugge che i big data possono aiutare a scoprire promesse meno pubblicizzate, ma i nomi dei ventenni in rampa di lancio sui taccuini dei grandi club sono quasi sempre gli stessi, come Victor Boniface o Randal Kolo Mouani per fare due esempi. Senza dimenticare che gli stessi esperti, abituati a lavorare con il metodo Moneyball, evidenziano una circostanza: il baseball non è il calcio. LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan, per Pulisic si cerca lo sconto


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