Il licenziamento di Paolo Maldini da parte di Gerry Cardinale, come riportato da Tuttosport, fa uscire di nuovo fuori il tema della selezione dei calciatori tramite algoritmi e big data, riproponendo divisioni di tipo manicheo tra nostalgici e innovatori, fautori della tecnologia e difensori dei metodi di una volta. Il nome di Billy Beane era emerso già un anno fa al momento del passaggio di consegne tra Elliott e il fondo di Cardinale, perché Beane collabora almeno dal 2020 con il proprietario del Milan.


CALCIOMERCATO MILAN
Milan, calciomercato con algoritmi: ma il calcio non è baseball
Il calcio non è il baseball
—È da tempo che l’area degli osservatori del Milan, continua Tuttosport, guidata da Geoffrey Moncada, utilizza algoritmi e big data. Ma questa attività serve soprattutto a scremare un certo numero di profili. Non sfugge che i big data possono aiutare a scoprire promesse meno pubblicizzate, ma i nomi dei ventenni in rampa di lancio sui taccuini dei grandi club sono quasi sempre gli stessi, come Victor Boniface o Randal Kolo Mouani per fare due esempi. Senza dimenticare che gli stessi esperti, abituati a lavorare con il metodo Moneyball, evidenziano una circostanza: il baseball non è il calcio. LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan, per Pulisic si cerca lo sconto
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