Calciomercato Milan, ancora speranza per Jashari: c’è una novità

'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola ha fatto il punto sulla trattativa che potrebbe portare Ardon Jashari dal Bruges al Milan in questa sessione estiva di calciomercato. Si tratta di un'operazione in piedi da settimane e che, per la 'rosea', richiederà ancora qualche giorno per la definizione. Che sia in un senso (Jashari al Milan) o in un altro (il giocatore rimane al Bruges).

Calciomercato Milan, l'evoluzione della vicenda Jashari

Il club belga ha respinto al mittente anche l'ultima offerta del Milan, di 33,5 milioni di euro di parte fissa, quindi 2 milioni di euro di bonus facili e 2,5 di bonus più difficilmente raggiungibili per un totale di un massimo di 38 milioni di euro. A 'Casa Milan' non è giunta, comunque, alcuna comunicazione ufficiale del Bruges: è filtrato tutto attraverso i media locali. Potrebbe dunque trattarsi anche di un 'no' strategico. I rossoneri restano in attesa.

Forti dell'appoggio di Jashari, che al Bruges - ha rivelato il quotidiano sportivo nazionale - ha comunicato direttamente, senza intermediari, che non ha più intenzione di giocare con la loro maglia nerazzurra. E che si vuole trasferire a Milano, anche a fronte di altre ricche offerte dalla Premier League. Motivo per cui i negoziati restano, di fatto, aperti. Ora, però, c'è una novità importante.

Si definirà tutto al rientro dell'AD Furlani dall'Australia

Al ritorno di Giorgio Furlani, amministratore delegato del Milan, dall'Australia, dove si trova al seguito della squadra in tournée, sarà tirata una linea. Accadrà dunque tutto in pochi giorni. Un 'dentro o fuori' che il club potrà auto-imporsi, secondo 'La Gazzetta dello Sport', anche per l'eventuale necessità di guardarsi intorno e puntare altri obiettivi.

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Jashari è di gran lunga il preferito del direttore sportivo Igli Tare ma anche dell'allenatore Massimiliano Allegri: ha doti che non riconoscono nei centrocampisti attualmente in rosa e neppure negli altri mediani sul mercato. Ma la vicenda non potrà trascinarsi ancora troppo per le lunghe.