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Montella: “Milan, basta poco per crescere. Dzeko? Preferisco…”

Vincenzo Montella Crotone-Milan
Montella ha rilasciato una lunga intervista in cui ha elogiato la sua squadra, composta da tanti giovani, e si è detto sicuro che il futuro sia roseo.

Stefano Bressi

Lunga intervista, quella rilasciata da Vincenzo Montella a "Il Giorno". Il tecnico rossonero, fresco di conferma da parte di Marco Fassone, ha affrontato diverse tematiche, ribadendo che l'obiettivo del Milan è quello di tornare in Europa già da quest'anno, ma che per migliorare e fare il salto di qualità non manca poi tanto. Ha ricordato di aver lavorato con un gruppo giovane, di cui è orgoglioso ed è tornato sul cambio di proprietà. Il futuro, per l'Aeroplanino, è roseo. Ecco le sue parole.

Sul cambio di proprietà: "C'è stato un cambiamento, anche nella psiche, qualcosa si è mosso. Normale e inevitabile. La nuova società  però sta facendo le cose con accortezza. La nuova proprietà trasmette fiducia. Mi hanno esposto il piano economico, hanno un progetto importante".

Sulla mancanza di Galliani a Milanello: "In un passaggio così importante uno scossone si avverte,. Noi sappiamo che Galliani ha fatto la storia della società , ma vi assicuro che il nuovo managment si sta comportando in maniera impeccabile... Sempre presente, ripetono obiettivi e aspettative. Credo si stia facendo tutto con accortezza gli equilibri non si sono spezzati. Berlusconi non mi chiamava da gennaio..."

Su Empoli e Crotone: "Pesa il fatto di dover raggiungere dei traguardi a tutti i costi, abbiamo sofferto squadre che si chiudono. Ora dobbiamo riprenderci questi punti pesanti nelle ultime partite, magari entrando in campo con più spensieratezza".

Sulle difficoltà dell'attacco: "È colpa mia... Mi sono concentrato molto sulla fase difensiva, prima dicevano che ero offensivo... lavoro per fare meglio".

Sul rinnovo: "Sono sereno. Vero che parlo tanto di futuro e di progetti, ma sono concentrato sul presente. Vero, all'inizio di ogni progetto si guarda avanti... Non vedo perché dovrei pensare di non allenare il Milan l'anno prossimo, la società è stata molto chiara".

Quanto serve investire per una squadra da Champions: "Non lo so. Può bastare anche meno delle cifre che si dicono, tante volte i prezzi di certi giocatori non hanno logica. Però ricordiamoci che dobbiamo superare Juve, Napoli, Roma e Inter..."

Cosa gli piacerebbe vedere a luglio a Milanello: "Vorrei ritrovare tanti di questi ragazzi che ci sono oggi. Primo fra tutti Donarumma che fa la differenza totale. Sarebbe una buona base per ripartire. La spina dorsale c'è, con pochi innesti si può fare meglio".

Su Dzeko: "Molto forte, parla la sua storia. Però se potessi scegliere prenderei un piccoletto come me, sono i più furbi"

Su Benzema e Morata: "Me ne hanno attribuiti tanti. Il mio attaccante ideale deve segnare e lavorare per la squadra".

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