La trattativa per strappare Jakub Jankto all'Udinese è piuttosto complicata. Il Milan è in contatto costante con i friulani, ma cerca ancora la chiave di volta. Come scrive "Il Corriere dello Sport", Pozzo è irremovibile: il centrocampista ceco si muove solo a giugno, oppure a gennaio per una cifra superiore ai 20 milioni. Il Diavolo difficilmente riuscirà a soddisfare questa richiesta. Così sta provando con formule alternative. Un'ipotesi può essere il prestito con obbligo di riscatto fissato a giugno 2019 (la stessa adottata con l'Atalanta per Franck Kessié).
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Milan, Locatelli può sbloccare l’affare Jankto
Quest'idea tuttavia non piace al club allenato da Massimo Oddo, che ha però aperto uno spiraglio. Da Udine, lo riferisce il quotidiano sportivo, chiedono Manuel Locatelli all'interno dell'affare. Diventerebbe così uno scambio di prestiti. Il Milan è disposto a comprare Jankto a titolo definitivo (al termine del titolo temporaneo), ma è titubante per quanto riguarda perdere in definitiva Locatelli. La società di via Aldo Rossi è poco propensa ad inserire un riscatto favorevole all'Udinese per il baby classe '98: vorrebbe un suo ritorno alla base a fine stagione.
Quale può essere il compromesso? Un diritto di controriscatto per Locatelli, in favore del Milan. In questo modo il giovane cresciuto a Milanello potrebbe farsi le ossa a Udine, velocizzando il processo di crescita. Qualora poi dovesse diventare "da Milan", quindi un centrocampista molto forte, i rossoneri potrebbero pagare una cifra stabilita in anticipo per riaverlo. E così ci guadagnerebbero pure i friulani, come invece non accadrebbe con il semplice prestito secco. Ecco quindi che la variabile Locatelli potrebbe diventare importante argomento di discussione sul tavolo della trattativa tra Udinese e Milan.
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