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DIEGO LOPEZ: “Non serve saper giocare coi piedi. Balotelli sogna il Real Madrid”

Diego Lopez, portiere del Milan (credits: GETTY images)

Diego Lopez ha rilasciato una lunga e interessante intervista a Marca Plus

Gianluca Raspatelli

Diego Lopez, attualmente fuori per infortunio, ha rilasciato una lunga intervista a Marca Plus.

Su come ha reagito all'esclusione in favore di Donnarumma: "Con molta tranquillità. Ho molta fiducia in me stesso e nelle mia qualità e farò tutto il possibile per tornare a difendere la porta del Milan. Sono molto motivato e sto lavorando duramente per recuperare al 100% da una fastidiosa tendinopatia e tornare più forte di prima".

Sul suo infortunio: "E' sopraggiunto a luglio dopo la tournée in Cina con il Milan. Nei mesi seguenti ho giocato, sopportando il dolore, perché volevo parare e aiutare la squadra. Non è stato facile allenarsi e competere al massimo livello con una lesione di questo tipo, il dolore comunque ha influito sul rendimento. Quando il mister ha deciso di puntare su Donnarumma ho pensato fosse arrivato il momento di iniziare un recupero specifico per risolvere il problema. Oggi mi sento molto meglio".

Sulla possibile partenza a gennaio: "Non penso. Adesso penso solo a recuperare completamente dalla lesione per tornare a giocare con questa maglia il prima possibile".

Sulla sua avventura al Milan: "Mi hanno accolto bene, come un grande acquisto. La gente mi apprezza molto, è una città simile a Madrid in molte cose".

Sugli obiettivi rossoneri: "L'obiettivo è giocare in Europa, questo passa dall'aggressività che riusciamo a mettere in campo. I giocatori che sono arrivati e quelli che sono rimasti sono sufficienti per giocare in Europa e magari in Champions. In realtà è l'obiettivo principale di questa stagione. Le ultime due sono andate male ma bisogna portare pazienza, perché certamente abbiamo una squadra tra le più grandi in Italia".

Una curiosità su Balotelli: "Non è come lo dipingono, si è comportato bene. Sapete una cosa? Il suo sogno è giocare nel Real Madrid".

Sulla tattica nel calcio italiano: "Dipende dalla squadra in cui giochi. Io gioco in una squadra molto offensiva, più simile ad una tra le grandi squadre in Spagna. Altre squadre italiane si guardano più le spalle, in generale è un calcio più lento. Io provo a miglioare in tutti gli aspetti, ogni anno che passa provo a migliorare un po'".

Infine sulla qualità coi piedi per i portieri va controcorrente: "Non sono d'accordo. Sono cresciuto con Buyo, Van der Sar, Illgner... come idoli di infanzia. Un portiere deve parare. Sembra che se non sei bravo con i piedi non sei un buon portiere. Ci sono casi di portieri che giocano bene con i piedi e meno in porta".

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